Per la gioia degli amanti dei quiz del tardo pomeriggio Rai quest’oggi è tornata L’Eredità, programma giunto alla ventesima edizione.
Dopo la pausa estiva (con il quiz dell’estate condotto da Liorni, Reazione a catena, frattanto molto apprezzato) torna il programma condotto da Flavio Insinna e come sempre sono decine i tweet dedicati al programma, amatissimo soprattutto sul social network il cui logo è un uccellino.
Tanti si sono limitati a gioire per il ritorno in onda de L’Eredità
#leredita
Che felicità guardare Flavio all'eredità ✌️?? pic.twitter.com/iH34Tda1nD— Antonio29 (@Antonio09105181) September 27, 2021
#leredita finalmente ci si ritrova con gli amici vecchi e nuovi! un saluto cordiale @insinnaflavio con l'augurio di una buona stagione 21/22!!…a tra pochissimo!!
— fortunato billé (@FortunatoBille) September 27, 2021
Ma c’è chi ha gioito per il ritorno del pubblico, come ormai sta accadendo nella gran parte dei programmi televisivi con pubblico dal vivo (e che ci dà la parvenza di un ritorno alla normalità definitivo):
Che bello ritrovare il pubblico.
Ben ritrovati a voi tutti.#leredita pic.twitter.com/QHUKtQTMP6— Beefsquatch (@IBeefsquatch) September 27, 2021
Ma ciò che ha colpito molti durante questa puntata è la risposta ad una delle tante domande del quiz grazie al quale, come sempre, si scoprono tante cose nuove.
E così quest’oggi gli spettatori del quiz condotto da Flavio Insinna sono stati edotti circa l’esistenza del cucchiaio parabaffi.
Oggi scopro l'esistenza del cucchiaio parabaffi #leredita pic.twitter.com/6eV8YqyiV2
— Tes (@oranonmiva) September 27, 2021
Cos’è il cucchiaio parabaffi?
E’ stato un vero e proprio must per gli appassionati del pelo sopra le labbra, a partire dall’età vittoriana (gli anni di esplosione del baffo).
Come ci racconta il sito monotematico baffiabuffo (che immaginiamo quest’oggi abbia fatto un boom d’accessi e di cui vi suggeriamo il post al riguardo) si trattava di un oggetto – molto simile ad un cucchiaio, per l’appunto – utile ad evitare che il mustacchio si impregnasse di zuppa e che poi drammaticamente colasse sugli abiti o, viceversa, che la zuppa avesse un sapore di cera per baffi.
Un qualcosa di insolito nell’era in cui, se il baffo è presente, è accompagnato da una folta barba.
Di seguito, frattanto, vi proponiamo un video in merito del sito succitato: