Da quando Kabul è finita, nuovamente, in mano ai Talebani è un susseguirsi di declami altisonanti circa un presunto cambiamento del regime e di immagini rubate che smascherano l’ipocrisia di queste parole.
Le ultime immagini dall’Afghanistan seguono la legge dell’incoerenza narrativa, che porta allo straniamento del lettore: così se da una parte i soldati del regime vengono fotografati mentre si rilassano in mezzo alle famiglie con i propri bambini, dall’altra vengono criticati perché abusano il leone dello zoo di Kabul, simbolo dell’intera città.
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Le accuse contro i talebani
Dovevano essere di istanza di guardia e invece hanno lanciato pietre all’animale, queste le accuse, non le sole, rivolte ai talebani.
Ci sono stati numerosi incidenti che hanno coinvolto i talebani che hanno ferito e ucciso gli animali dello zoo.
Ad un orso nero asiatico, di nome Donatella, è stato tagliato il naso, dopo che l’animale aveva graffiato il soldato talebano, ma nulla è rimasto impresso nel cuore e nella mentre degli afghani è il trattamento riservato a Marjan il leone, donato a Kabul dallo Zoo di Colonia nel 1978.
Si diceva che fosse diventato un simbolo della sofferenza e della sfida per il popolo afghano nella guerra civile e i talebani gli hanno lanciato pietre addosso per sfregio.
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Un alto esempio
Se la vicenda del leone risale al primo ‘governo’ dei talebani, quello che è successo ad Herat è recentissimo e gravissimo.
Come punizione e monito esemplare, i funzionari del regime hanno appeso un uomo impiccato ad una gru, come deterrente per non violare la legge della Sharia. Non ci sono dubbi al riguardo, poiché nei video-testimonianza di quel che è accaduto, si vede chiaramente che al cadavere è appeso un cartello.
In effetti gli uomini condannati, giustiziati ed esposti sono quattro, ma le immagini si riferiscono solo all’uomo, la cui identità è sconosciuto.
Secondo il racconto di un farmacista locale, sappiamo che i 4, che stavano cercando di rapire un padre e un figlio, sono stati catturati durante una colluttazione con le forze armate talebane.