In una partita tra dilettanti, un allenatore ha perso la testa ed ha dato un pugno al direttore di gara: dov’è successo e quanto rischia.
Una partita di calcio della categoria Dilettanti si è tramutata in una rissa quando Giovanni Alosi, allenatore del Carpignano, è sceso in campo ed ha sferrato un pugno al direttore di gara. L’assurdo episodio si è verificato Paruzzaro (Piemonte), nel corso dell’incontro tra l’Oleggio Castello e il Carpignano valevole per il girone A del campionato nazionale dilettanti. I padroni di casa erano avanti per 2-0 e il tecnico degli avversari ha perso il controllo: in preda alla furia si è scagliato contro l’arbitro e gli ha dato quello che in gergo tecnico (nella boxe) si chiama “Diretto”.
Ancora scioccato per l’accaduto, il direttore di gara ha mantenuto il controllo ed ha fischiato tre volte decretando la fine della partita. Invece di rispondere con medesima violenza, ha intelligentemente optato per porre fine all’incontro e lasciare che sia il giudice sportivo a determinare il risultato. Ovviamente, dato l’accaduto, i padroni di casa vinceranno la partita con un 3-0 a tavolino. Il giudice sportivo dovrà poi decretare la squalifica ai danni dell’allenatore, che sarà decisamente pesante.
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Allenatore picchia l’arbitro: prevista una squalifica di cinque anni
In seguito all’accaduto, Luca Marelli, ex arbitro e commentatore di Dazn, ha commentato il gesto dell’allenatore e non ha usato mezze misure nel condannarlo: “Dopo il DOVEROSO triplice fischio, alcuni calciatori hanno pure il coraggio di lamentarsi per la decisione. Solidarietà piena all’arbitro Andrea Felis della sezione di Torino, a cui giunga il mio affettuoso abbraccio”.
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Lo stesso Marelli ha successivamente commentato le scuse dell’allenatore e le parole di chi ha cercato di giustificare la sua azione: “Nessuna giustificazione. Nessun errore, nemmeno il più grave, può essere appellato per un gesto schifoso, violento, pericoloso, ignorante, inqualificabile. Aspettiamo serenamente la lunghissima squalifica che verrà comminata dal Giudice Sportivo“. Ci si aspetta, infatti, che venga comminata una squalifica di cinque anni ed è anche possibile che venga chiesta la radiazione dell’allenatore.