Grande paura in tutto il mondo. Sono stati riscontrati numerosi casi di airbag non funzionanti ed un difetto di fabbrica è stato riscontrato in ben oltre 30 milioni di airbag installati sui modelli di circa 20 case automobilistiche.
A destare timore sono gli airbag dell’azienda automobilista giapponese Takata che già nel 2017 aveva dovuto dichiarare bancarotta a seguito di milioni di richiami e oggi rischia nuovamente grosso.
L’azienda giapponese Takata produce diverse componenti automobilistiche, tra cui anche gli airbag e possiede le sue aziende in quattro continenti differenti. In Europa, la sede legale è in Germania e proprio secondo il settimanale tedesco Der Spiegel, il Dipartimento dei trasporti degli Stati Uniti (NHTSA) ha avviato una nuova indagine su 30 milioni di veicoli dotati di airbag Takata potenzialmente difettosi. Ma – come accennavamo – non è la prima volta che l’azienda desta dei sospetti collegati al funzionamento degli airbag.
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Nel 2013 3,6 milioni di auto erano state ritirate dal mercato a seguito di molti incidenti che avevano visto il malfunzionamento degli airbag, prodotti dall’azienda Takata Airbags, afferente al gruppo giapponese.
La National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) – cioè l’ente statunitense che si occupa di sorvegliare sulla sicurezza automobilistica e autostradale – lancia l’allarme ed ha deciso di passare al vaglio tutte le automobili che posseggono componenti dell’azienda giapponese Takata, assemblate dal 2001 al 2019.
Le auto interessate sono molteplici, in particolare quelle di queste marche: Honda, Ford, Toyota, General Motors, Nissan, Subaru, Tesla, Ferrari, Mazda, Dalmier, Bmw, Chrysler, Porsche e Jaguar Land Rover. Non tutte le auto di queste aziende posseggono questa componente ed al momento nessuna di queste grandi case automobilistiche è uscita con un comunicato in merito alla faccenda.
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Non è nemmeno la prima volta che delle auto vengono ritirate dal mercato a causa di questioni di sicurezza. Basti pensare che negli ultimi 10 anni sono stati richiamati 100 milioni di mezzi a causa di malfunzionamenti dei propri airbag. Andando poi a vedere il caso specifico dell’azienda giapponese sono state nell’arco degli anni 67 milioni le auto coinvolte (gli ultimi richiami sono datati gennaio 2020) e 25 persone morte in tutto il mondo hanno perso la propria vita a causa di airbag difettosi.
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