L’ultima apparizione pubblica del duca e della duchessa del Sussex fa ipotizzare un crescente interesse per una politica che non è quella di Londra: vestiti in total black, d’altronde è il colore del cordoglio, i due visitano ground zero (la zona di Manhattan, a New York, dove sorgevano le Torri Gemelle del World Trade Center) e incontrano il sindaco di New York. Forse essere influenti non basta?
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Una seconda prima volta
Non è il primo tour itinerante dei duchi del Sussex, ma è comunque una novità. Le visite di Harry e Meghan in giro per l’America sono le prime effettuate dopo la pandemia, dopo la fuga negli States, dopo il ‘divorzio’ dalla Royal Family, dopo alcuni rumors che li vorrebbero interessati alla politica.
La prima tappa è stata New York, con la visita del memoriale dell’11 settembre e l’incontro con il sindaco De Blasio sembra avvalorare la tesi di cui sopra.
Secondo l’esperto di questioni di corte la copertina del ‘Time’ poi sarebbe una conferma inequivocabile. Secondo Richard Fitzwilliams “Quella copertina è eloquente, è un chiaro messaggio politico, innanzitutto da parte di Meghan”.
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Un destino segnato o un proposito annunciato?
Oltre la copertina del ‘Time’, in effetti i duchi hanno un’agenda sempre più fitta di impegni socialmente e politicamente rilevanti.
La visita a NY, che si protrarrà fino a domani, è emblematica: la coppia chiederà ai governanti di tutto il mondo di fornire vaccini contro il covid ai paesi in via di sviluppo.
“Meghan è un attivista per l’uguaglianza di genere, per l’ambiente, per la diversità”, continua Fitzwilliams, “se sta progettando un futuro politico per lei, allora tutto torna. Magari potrebbe candidarsi per il Congresso americano un giorno, o chissà. Comunque ha solo 40 anni, quindi ha tanto tempo davanti. Credo che Meghan e la politica a un certo punto in futuro saranno sinonimi”.
In più sembra che Meghan riceva sempre più consigli dagli Obama, ormai “amici di famiglia”. E se tre indizi fanno una prova… ne vedremo delle belle.
