Al termine di Juventus Milan Massimiliano Allegri si è lasciato andare ad uno sfogo che non è sfuggito ai tifosi, non è la prima volta.
L’inizio stagione difficile della Juventus è evidente a tutti. La crisi bianconera dopo il ciclo di 9 scudetti consecutivi è cominciata la scorsa stagione, anno in cui i bianconeri hanno raggiunto una Champions insperata all’ultima giornata. In molti pensavano che le colpe fossero principalmente di Andrea Pirlo (allenatore alla prima prova ufficiale), ma già oggi è lapalissiano a tutti che il tecnico è stato solo il capro espiatorio.
I problemi della vecchia signora riguardano le scelte errate in sede dirigenziale, in quella di mercato (non solo quest’anno) e a livello economico. Il calciomercato di quest’estate ha palesato la difficoltà di chiudere acquisti di spessore e la necessità di iniziare un percorso virtuoso fatto di colpi a buon mercato e giovani di valore. Un processo di cambiamento e rinnovamento che non può essere immediato e che non può essere risolto esclusivamente dalla presenza di Allegri sulla panchina.
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Nel big match di domenica il campo ci ha detto che il Milan avrebbe meritato anche di vincere per quantità e qualità di occasioni costruite, ma anche che la Juventus non ha ancora la tempra per gestire incontri in cui si deve soffrire. Ecco spiegata la rabbia di Allegri a fine partita ed ecco anche spiegata la frase che è stata intercettata dai tifosi sugli spalti: “Porca tr***! E vogliono giocare nella Juve!”.
Una rabbia certamente giustificata dal risultato e dalla prestazione dei suoi, ma non è certo la prima volta che Allegri si lascia andare a sfoghi di questo genere. Storica è la conferenza stampa in cui il tecnico toscano rispondeva alle critiche della stampa sulle prestazioni in Champions, in quella occasione ha dichiarato: “Mi ricordo che la prima volta che abbiamo giocato in Champions, c’era la gente che era bianca come questo pallone…Avevano paura di scendere in campo contro il Malmoe“.
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Risale al 2015 la prima sfuriata in campo contro i suoi. La Juve perdeva 2-1 contro il Carpi e quando i padroni di casa hanno rischiato di segnare il terzo gol il tecnico si è tolto il cappotto con furia e lo ha gettato a terra. Sempre contro il Milan la frase più rabbiosa verso i suoi. Nel 2016 a Doha, dopo la sconfitta ai rigori nella Supercoppa disse a Marotta: “Li prenderei a calci nel c***”.
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