Il 27 luglio di quest’anno, a causa di un tumore ai polmoni, è morto all’età di 72 anni il cantante Gianni Nazzaro.
La moglie Nada Ovcina ha dichiarato che il cantante di ‘Quanto è bella lei’ è morto in appena sei mesi dalla diagnosi di tumore ai polmoni.
Il professore Antonio De Luca, che seguiva Gianni Nazzaro, disse che nelle ultime settimane di vita era peggiorato tantissimo e che alla fine non era riuscito a superare l’ultima fase. Portato in terapia intensiva ormai aveva metastasi in tutto il corpo.
La sofferenza di Gianni Nazzaro era tale che lui stesso aveva chiesto l’eutanasia, ma non gli era stata concessa. Dopo la sua morte si è parlato molto della sua eredità artistica e della sua relazione con altri cantanti partenopei, in primis Massimo Ranieri (dal momento che ‘Perdere l’amore’ fu presentata da Nazzaro l’anno prima della vittoria sanremese di Ranieri).
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Ma si è parlato anche del suo rapporto con Gigi D’Alessio.
Un rapporto assolutamente rinnegato, come raccontato dallo stesso Nazzaro in un’intervista rilasciata a Nuovo circa un anno prima di morire:
“Questa presunta eredità è la peggiore offesa che mi possa fare perché non riconosco in D’Alessio valori artistici o umani. Quando gli fui presentato esclamò: ‘Gianni Nazzaro? Ei fu…’. Misera battuta di una persona dalla quale mi distacco con orgoglio”.
Lino Banfi, Pippo Franco e Maurizio Costanzo tra coloro che hanno pagato il funerale di Nazzaro
Eppure c’erano anche moltissime personalità del mondo dello spettacolo a cui era molto legato e queste hanno provveduto al pagamento del suo funerale.
Infatti, come ha avuto modo di raccontare la vedova Nada Ovcina, Nazzaro era ridotto in miseria, senza un soldo a causa della sua seconda moglie, l’attrice e modella Catherine Frank con cui si sposò nel 1978 (dopo il divorzio da Nada Ovicina nel 1976).
Il denaro per poter dargli degna sepoltura è stato messo da personaggi come Lino Banfi, Pippo Franco, Maurizio Costanzo, Sandro Giacobbe.
Le parole della vedova Nazzaro – rilasciate al settimanale ‘Nuovo’ sono significative: “Mi hanno aiutato a dargli una sepoltura dignitosa. Pinuccio Pirazzoli, ha pagato la sua cremazione e anche gli orchestrali di Gianni, pur non essendo ricchi, mi hanno dimostrato solidarietà”.
Nel corso della stessa intervista, Nada – che di Nazzaro è stata anche manager – ha raccontato ulteriormente le difficili condizioni economiche in seguito alla succitata relazione:
“Quando Gianni ritornò da me, dopo la sua disastrosa unione con un’altra donna, aveva accumulato milioni di debiti e in seguito ha lavorato pochissimo. Di conseguenza siamo rimasti con i conti in rosso, come è successo a molti altri artisti. Ma in questo disastro oggi ho avuto il conforto di scoprire quante persone volevano bene a mio marito”.
E proprio il lavorare pochissimo può essere stata una concausa della sua morte:
“Sono sicura che questo tarlo abbia contribuito alla sua fine, spingendolo a fumare sempre di più per calmare i nervi e distruggendo le sue difese immunitarie”.
(Articolo pubblicato il 25 agosto 2021 da Tobias Fior, editato sostanzialmente e ripubblicato il 19 settembre 2021 da R.D.V.)