L’obiettivo delle 500.000 firme per il Referendum sulla cannabis legale è stato raggiunto.
Come riportato anche dall’ANSA, dopo una sola settimana dal lancio della raccolta firme è stato già raggiunto il quorum necessario per far sì che il quesito possa andare al voto. I cittadini italiani potranno dunque esprimersi su questo tema nella primavera del 2022, anche se non c’è ancora una data esatta.
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La raccolta firme ha avuto un connotato “storico”, dato che per la prima volta è stata portata avanti interamente online (sul sito referendumcannabis.it). Come sottolineano gli organizzatori si può continuare a firmare per avere almeno un 15% di firme in più, in modo tale da avere un margine totalmente rassicurante.
I promotori del Referendum Cannabis, ovvero le Associazioni Luca Coscioni, Meglio Legale, Forum Droghe, Società della Ragione, Antigone e i partiti +Europa, Possibile e Radicali italiani, evidenziano come l’intervento sul tema della cannabis fosse ormai necessario.
Referendum Cannabis, il quorum e il possibile accorpamento
“La velocità della mobilitazione – fanno sapere gli organizzatori – conferma la voglia di cambiamento sulla cannabis ma anche di partecipazione alle decisioni su questioni che toccano personalmente”.
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Come accennato, il Referendum Cannabis dovrebbe tenersi nella primavera del prossimo anno. Chiaramente non sarà semplice ottenere la legalizzazione della cannabis, dato che il quorum è fissato al 50% più uno degli aventi diritto al voto: una quota tutt’altro che facile da raggiungere.
Tuttavia, non è da escludere che il quesito possa essere accorpato ad altri, come ad esempio quello relativo all’eutanasia legale, con le firme che ormai viaggiano sul milione.