Il terremoto di magnitudo 7,0 che ha colpito il Messico ha fatto credere ad una parte della popolazione che l’Apocalisse fosse “imminente”.
Dopo il sisma, che si è verificato al largo della costa del Pacifico a poca distanza da Acapulco, diverse “esplosioni di luci blu” sono comparse nei cieli messicani.
Finora è stata registrata una vittima e danni agli edifici. Il terremoto, durato quasi un minuto, ha anche causato delle frane che si sono abbattute su un’importante autostrada del Paese.
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Ma oltre alla paura per il forte sisma, gli abitanti sono stati spaventati anche dalle luci blu comparse nel cielo, come si vede in alcuni video pubblicati su Twitter con tanto di hashtag #Apocalipsis, termine biblico che in spagnolo indica appunto la fine del mondo, l’apocalisse.
Gli esperti hanno poi tranquillizzato la popolazione, sgombrando il campo da ogni timore in merito all’arrivo del “giorno del giudizio”.
“Uno spettacolo che si verifica regolarmente, ecco perché”
Il fisico della Rutgers University, Troy Shinbrot, ha spiegato che “se così fosse, l’apocalisse sarebbe avvenuta mille anni fa“, poiché questo affascinante spettacolo “si verifica regolarmente”.
Alcuni scienziati ritengono infatti che la comparsa di queste luci nel cielo sia causata dall’attrito della roccia vicino alla crosta terrestre, che rilascia energia nell’atmosfera. Il lampo di luce viene prodotto vicino alla superficie del pianeta.
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Victor Manuel Cruz Atienza, sismologo dell’Università Nazionale Autonoma del Messico, afferma che il cielo era pieno di attività elettrica dovuta ad un forte temporale.
Dato che altri terremoti potrebbero colpire il Messico nel prossimo futuro, lo spettacolo di “luci blu” potrebbe ripresentarsi.