Lacey Faulds è una neomamma a cui è stato diagnostica un grave disturbo psicotico post partum, per colpa del quale considerava il figlio ‘posseduto dal demonio’ e aveva manie di persecuzione, tutto perché il bambino “non smetteva di piangere”.
Solo una mamma sa quanto è difficile il periodo immediatamente successivo al parto. Tra stanchezza e responsabilità per una nuova vita, spesso le neomamme si sentono sopraffatte e sviluppano strani pensieri.
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Quello che è successo a Lacey Fauld sembra non essere diverso: alla donna è stata diagnosticata una grave forma di psicosi post partum, che le ha fatto commettere azioni pericolosissime per se stessa e per i suoi figli.
La donna lamentava che si sentiva “vivere in un videogioco”, uno di quelli pericolosi, in cui doveva scappare da cecchini che la inseguivano, pronti a freddarla.
Per questa sua convinzione, un giorno mentre accompagnava la figlia a scuola, è letteralmente scappata via, lasciando la figlia di 5 anni sola per la strada. Giunta a scuola si sarebbe spogliata e avrebbe cominciato a urlare.
Questo è stato solo l’evento più eclatante di un disturbo che grazie a questo è stato riconosciuto, permettendo alla donna e ai figli di ricevere aiuto.
La cosa più insolita del caso di Lacey è che la depressione post partum non si è verificata, fin quando il bimbo non ha compiuto 5 mesi.
Infatti fino all’agosto 2019, Lacey era una mamma attenta e premurosa, ma i continui e incessanti pianti del suo secondogenito Alfie hanno generato preoccupazione, sensi di colpa e di inadeguatezza che si sono presto trasformati in paranoie e deliri.
Il bambino soffriva di allergie non diagnosticate a uova, latticini e soia, tale per cui stava spesso male quando si nutriva, da cui i pianti, apparentemente senza causa, e l’impotenza della madre che è poi degenerato.
Pur di non farlo piangere, la donna ha iniziato a non nutrire più il bambino, che non accennava a smettere per via della fame, fino a quando non l’ha accusato di “essere posseduto dal demonio“.
Adesso Lacey, proprietaria di un’azienda di sapone, riguarda indietro a quei giorni con incredulità.
“Ho letteralmente creduto che il mio bambino fosse il diavolo. Semplicemente non ha mai smesso di piangere. Era come se mi odiasse Non ha aiutato il fatto che fosse una gravidanza non pianificata e che la mia gravidanza e il mio parto siano stati entrambi terribili. Sono arrivato al punto in cui non potevo sopportare di essere nella stessa stanza con lui, ho trovato impossibile amarlo“.
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Grazie al marito, sempre presente e sempre al suo fianco, la donna però ha avuto un supporto medico e psicologico tale da permetterla di recuperare serenità ed affrontare le nuove sfide: “Sopo un sacco di terapia verbale e farmaci finalmente ho iniziato a sentirmi meglio. Il Covid mi ha colpito, ha sollevato molti vecchi problemi ma ho avuto così tanto supporto, mi sento davvero bene in questo momento“.
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