In base all’ultimo monitoraggio del Centro Europeo per la prevenzione ed il controllo delle Malattie, 7 regioni italiane sono in rosso: cosa significa.
Quando a dicembre è stato annunciato il via libera ai vaccini, tutti abbiamo pensato che nel giro di qualche mese la pandemia poteva essere considerata se non un ricordo, un problema via via minore. A distanza di quasi 9 mesi, invece, la situazione è cambiata solo in misura minore e ancora oggi dobbiamo fare attenzione a come ci comportiamo a dove andiamo e a quali sono i livelli d’incidenza del contagio.
Nelle ultime settimane il computo dei nuovi casi e delle terapie intensive è salito e la Sicilia (regione con il maggior numero di contagi da tutta l’estate, oltre che con il minor numero di vaccini inoculati) da lunedì è tornata gialla. Le altre regioni a rischio di maggiori restrizioni sono la Calabria e la Sardegna, mentre per il momento le altre 17 dovrebbero rimanere bianche. C’è un altro dato, però, che potrebbe generare confusione e creare un minimo di apprensione.
Secondo il monitoraggio dell’Ecdc sarebbero ben sette le regioni italiane da considerare ad altro rischio di contagio. Il numero è lo stesso della scorsa settimana, solo che al posto della Campania (tornata in giallo) è stato inserito il Lazio: le altre regioni in rosso secondo l’agenzia esterna affiliata all’Ue sono Sicilia, Sardegna, Calabria, Basilicata, Marche e Toscana.
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Sette regioni italiane in rosso nella mappa dell’Ecdc: cosa comporta?
Osservando la mappa europea, inoltre, si vede come la Spagna sia ancora tutta in rosso, così come la Francia, gran parte della Scandinavia, tutta l’Austria, la Grecia il Belgio ed i Paesi Bassi. Le zone in rosso scuro, invece sono la Corsica, la Francia del sud, la parte nord-ovest dell’Irlanda ed alcune zone della Grecia. Tutto il resto dell’Europa è in giallo, con la sola Svizzera ed alcuni dei Paesi balcanici addirittura in bianco.
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Cosa vuol dire che le sette regioni siano poste in rosso sulla mappa del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie? Significa che l’incidenza del covid è elevata e che in queste zone c’è un altro rischio di rimanere contagiati. La mappa, però, è solo indicativa e non comporta per chi vi abita delle restrizioni. Sono i governi locali, infatti, a stabilire quando e se applicare delle restrizioni per limitare i contagi.