Morto Caleb Wallace, leader dei ‘no- mask’ americani, fondatore dei ‘San Angelo Freedom Defenders’, per opporsi alla dittatura sanitaria del Covid. A soli 30 anni, lascia 3 figli e una moglie incinta, che adesso chiede perdono per le azioni del marito.
Morire di libertà o morire per la libertà?
Anche morire è una libertà. Forse non era questo lo scapo di Caleb Wallace quando ha fondato i ‘San Angelo Freedom Defenders’, ma oggi nessuno può negare che l’uomo è morto da uomo libero.
Caleb Wallace, conosciuto come ‘il capo’ dei no-mask americani è morto dopo aver contratto il virus nella sua variante Delta, una variante che ha trovato terreno fertile per la sua diffusione e replicazione, proprio tra i ‘Rally della libertà’ che il gruppo organizzava.
Per difendere la sua libertà, anche quella di credere in un complotto, Caleb Wallace ha tenuto un comportamento coerente fino alla fine, rifiutando le cure, quando gli è stata diagnosticata la malattia.
Questa finta pandemia orchestrata dai piani alti non era poi così pericolosa come il governo e la comunità scientifica ‘impongono’ di credere. Così quando Caleb Wallace scoprì di avere il Covid, si curò autonomamente, ingerendo un mix di vitamina C, zinco, aspirina e ivermectina, antiparassitario per cavalli, che causa avvelenamento nell’uomo.
Il ‘rimedio’ della moglie
Dopo 3 settimane in terapia intensiva, Caleb Wallace non solo si è dovuto arrendere all’evidenza che il Covid esiste ed è pericoloso, ma si è dovuto arrendere al Covid stesso, nonostante sua moglie avesse lanciato anche una raccolta fondi per pagargli le cure.
A piangerlo, si spera non lo piangano troppo i suoi ‘seguaci’, sono la moglie, in dolce attesa, e i suoi tre figli.
La donna però, a quanto pare, come lei stessa ha dichiarato, è sempre stata contraria alle idee del marito e ha sempre agito diversamente da come lui predicava.
Non solo ha sempre indossato la mascherina e mantenuto le distanza, ma ha assicurato che i suoi 3 figli hanno completato il ciclo di vaccinazione previsto per la loro età.
Per quanto riguarda lei, garantisce che si vaccinerà subito dopo il parto. Nel frattempo chiede scusa nel nome del marito.