Il mondo del reggae dice addio ad uno dei suoi esponenti principali.
All’età di 85 anni si è spento Lee Scratch Perry, vero padre nobile del genere musicale, produttore, cantante e capostipite di reggae e dub. Ad annunciare la morte di Lee Scratch Perry è stato il premier giamaicano Andrew Holness, che ha pubblicato un post su Twitter.
Holness ha voluto esprimere le sue “più profonde condoglianze” alla famiglia, agli amici e ai fan di quello che giustamente definisce un “leggendario produttore discografico e cantante”.
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Il premier giamaicano ricorda come “Rainford Hugh Perry, affettuosamente conosciuto come Lee Scratch’ Perry” abbia lavorato e prodotto vari artisti: “Tra questi Bob Marley and The Wailers, i Congos, Adrian Sherwood, i Beastie Boys e molti altri – ricorda Holness – Indubbiamente, Lee “Scratch” Perry sarà sempre ricordato per il suo prezioso contributo alla confraternita musicale. Possa la sua anima riposare in pace”.
Le cause del decesso del pioniere della musica reggae non sono state rese note.
Con lui il reggae è diventato un fenomeno mondiale
Come accennato, l’intuizione e la genialità di Lee Scratch Perry, specialmente in campo elettronico, hanno fatto in modo che la musica reggae diventasse un vero e proprio fenomeno globale. L’utilizzo dello studio di registrazione in modalità anticonvenzionali ha portato alla creazione di un nuovo genere come il dub.
Inoltre, l’etichetta Upsetter Record ha consentito al mondo intero di conoscere il reggae e i suoi principali protagonisti, in primis Bob Marley.
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Una carriera straordinaria, quella di Lee Scratch Perry, insignito anche di un Grammy Award nel 2002. Sposato dal 1989 con la svizzera Mireille Campbell, decise di trasferirsi proprio in terra elvetica e di abbandonare per sempre alcol e stupefacenti.
Negli ultimi anni ha collaborato con diversi musicisti di spicco, tra cui il chitarrista e membro fondatore dei Rolling Stones, Keith Richards, che lo ha definito nel 2010 “il Salvador Dalì della musica”.