Nel sedicesimo anniversario dell’uragano Katrina, che nel 2005 spazzò via la città di New Orleans causando quasi 2mila vittime totali, la paura per l’uragano Ida si fa sempre più forte, e ritorna il terrore che, anche questa volta, gli Stati non siano sufficientemente preparati. Quali sono stati i precedenti nella storia americana
Neanche il tempo di manifestarsi e già l’uragano Ida sta mettendo in ginocchio tantissime città, con venti che soffiano alla velocità di 240 chilometri orari, trenta centimetri di pioggia in poche ore e un milione di persone senza elettricità in tutta la Louisiana.
#HurricaneIda Water rescues, flooding, crazy winds in downtown New Orleans and flooding in Laplace, La. pic.twitter.com/5irvavzC5O
— WXChasing (Brandon Clement) (@bclemms) August 30, 2021
“Atterrato” all’ora di pranzo (ora locale) come una tempesta di categoria 4, Ida fa rinascere il terrore negli abitanti della Louisiana che, nuovamente, si ritrovano a vivere l’incubo dei cicloni tropicali che attanagliano la zona.
Si conta già una vittima: si tratta di un uomo colpito da un albero divelto dalla forza del vento.
Era solo l’anno scorso quando l’uragano Laura colpì la parte sudoccidentale dello Stato, causando danni da 19 miliardi di dollari e 42 vittime.
Ed è proprio questo l’aspetto che preoccupa di più: dopo il devasto vissuto dalla città di New Orleans con l’arrivo del famoso uragano Katrina, gli abitanti temono il peggio nonostante le rassicurazioni del governatore John Bel Edwards.
Ad aggravare la situazione la velocità con la quale Ida si è trasformata in un terribile uragano nel giro di neanche 3 giorni, non fornendo così il tempo di poter emettere un ordine di evacuazione nella città di New Orleans. Nell’immagine in basso uno scatto dell’astronauta Thomas Pesquet che ha immortalato la visione di Ida dallo spazio:
The eye of #HurricaneIda. It’s worrying to see these weather phenomena becoming stronger & more frequent from our vantage point. I hope anyone in the path of this storm will be prepared & stay safe. pic.twitter.com/kUWzWXtmqs
— Thomas Pesquet (@Thom_astro) August 29, 2021
La Louisiana, così come altri stati statunitensi, non sono di certo nuovi a questo tipo di manifestazioni atmosferiche catastrofiche, e negli anni sono stati differenti i cicloni che hanno attanagliato gli States.
Vediamo quali sono stati i peggiori nella loro storia.
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Da Katrina a Ida, i cinque peggiori uragani nella storia degli States
Che gli States siano la terra dei tornado non è di certo cosa nuova, ma fra questi ce ne sono stati alcuni in particolare che hanno comportato danni e perdite tali da rinnovare tristi record già difficili da superare in quanto a numeri.
7. Uragano Sandy
In ordine decrescente impossibile non menzionare l’uragano Sandy.
Di tipo atlantico come molti eventi simili, Sandy si è abbattuto sulla costa orientale degli Stati Uniti, sebbene abbia prevalentemente interessato la Giamaica, Cuba, Bahamas, Haiti e la Repubblica Dominicana.
Viene classificato come uno degli uragani peggiori della storia, con un diametro di circa 1850 km.
Negli States colpì 24 Stati, come riportato da 3bmeteo.com, con danni che hanno superato i 60 miliardi di dollari.
Le vittime americane ammontarono a 131, su un totale stimato di 253.
6. L’uragano Katrina
L’uragano atlantico si è abbattuto nel 2005 sul Sud del Paese, in particolare sulla Louisiana e su New Orleans.
Si aggiudica, purtroppo, il terzo posto come ciclone atlantico di maggiore intensità nella storia, e il secondo posto come uragano più grave in termini di danni economici oltre che di morti.
In pochissimi giorni, infatti, morirono più di 1.800 persone.
Secondo le stime più attendibili i danni causati ammontano a circa 108 miliardi di dollari di danni.
L’aspetto peggiore di quella tragedia fu il fatto che le conseguenze di quell’evento furono considerate come causate dall’uomo e non dal fenomeno in sé, in quanto problemi infrastrutturali, come il cedimento degli argini di New Orleans, causarono inondazione delle strade e, di conseguenza, un altissimo numero di morti nella città.
Alla fine dell’uragano, infatti, l’80% della città era sotto l’acqua.
L’agenzia federale di gestione delle emergenze l’ha definita come “l’unica catastrofe naturale più catastrofica nella storia degli Stati Uniti”.
5. Il terribile Andrew
Così come Katrina, anche il terribile Andrew venne classificato come uragano di categoria 5. Era il 5 agosto del 1992 quando si abbatté sulla zona nordovest delle Bahamas, in Florida.
Viene considerato come il secondo uragano più distruttivo nella storia degli Stati Uniti, e l’ultimo di tre uragani di categoria 5 che hanno colpito gli States durante il Novecento.
Nel passaggio del ciclone persero la vita 65 persone, e i danni ammontarono a 26,5 miliardi.
4. Uragano Camille
Fra gli uragani più disastrosi impossibile non menzionare l’uragano Camille, un ciclone tropicale di categoria 5 come il Katrina.
Nell’estate del 1969 devastò varie parti degli States, con venti che si aggirarono attorno ai 300-320 km/h.
Nel giro di neanche 12 ore una serie di elementi trasformò quella che era una tempesta tropicale di un intenso uragano, il cui punto di massima potenza si sviluppò proprio poche ore prima di abbattersi sul continente, diventando una macchina di distruzione.
Il timore che si verificasse lo “Storm Surge”, ossia l’onda di marea generata dai fortissimi venti che seguono un ciclone potente, si rese realtà durante la notte del 17 agosto del 1969, con un muro d’acqua che raggiunse i 7 metri.
Altissimi i costi, sia in termini di vite che economici: furono 256 le persone che persero la vita a i danni ammontarono a 400 milioni di dollari di allora.
3. L’uragano del Labor Day
Quello del Labor Day è stato l’uragano più intenso ad essere registrato negli Stati Uniti. Avvenne nel 1935 in quello che è per gli States la nostra festa dei lavoratori, fissata al primo settembre.
Un potentissimo uragano colpì gli Stati Uniti sudorientali, in particolare la Florida.
Quella che ad agosto venne identificata come una semplice tempesta tropicale si trasformò ben presto in un uragano di categoria 5, che provocò almeno 500 vittime accertate. Dell’uragano del Labor Day ne parlò anche lo scrittore Ernest Hemingway che visitò la zona.
Hemingaway accusò il governo per il numero delle morti, quasi in maggioranza veterani di guerra che si trovavano in un campo costruito appositamente per loro nella zona più colpita.
A detta del celebre scrittore i veterani non sarebbero mai dovuti essere lì nella stagione degli uragani: “I veterani non avevano possibilità di scappare e nessuna protezione. Non una singola chance per le loro vite. Chi li ha mandati lì?”.
2. L’uragano Okeechobee
Questo uragano, avvenuto nel 1928, si aggiudica il secondo posto non tanto per la potenza dei suoi venti e il minimo di pressione, fattori che lo posizionano al sesto posto fra gli uragani più intensi degli Stati Uniti dal 1900 al 2007, ma per l’altissimo numero di vittime che provocò.
Il nome deriva dal fatto che la maggior parte della tragedia si consumò a ridosso del lago Okeechobee in Florida, dove un’ondata di marea lacustre alta almeno 3 metri inondò tutta la zona circostante giungendo a distruggere anche una diga.
In Florida morirono 1836 persone, la maggior parte delle quali proprio a causa del lake surge, una forma corrispondente dello storm surge di cui si parlava prima.
Con i 312 morti di Portorico e i 18 delle Bahamas, l’uragano San Felipe-Okeechobee si posiziona come il secondo più mortifero della storia degli Stati Uniti.
1. Uragano Galveston
Il triste primato di uragano più devastante nella storia degli States se lo aggiudica l’uragano Galveston, avvenuto in Texas nel 1900.
La tempesta, come riporta 3bMeteo, venne avvistata per la prima volta il 17 agosto di quell’anno mentre attraversava l’Oceano Atlantico.
Se durante i primi di settembre, raggiungendo Cuba, si configurava ancora come una tempesta tropicale, verso il 5 di quel mese virò improvvisamente, attraversando il Golfo del Messico e diventando molto più intensa.
Era l’8 settembre quando, raggiungendo l’Isola di Galveston, era diventato un uragano ormai di categoria 4, cogliendo tutti alla sprovvista.
A causare l’altissimo numero di morti le altissime onde che ricoprirono interamente l’isola e gran parte delle coste texane, colpite da onde quasi di 7 metri che rasero al suolo anche le costruzioni più solide.
Viene oggi considerato come uno dei più gravi disastri climatici della storia degli Stati Uniti, con onde che causarono la morte di più di 8mila persone, quasi tutti cubani, e più di 4mila dispersi.
Quest’ultimo dato ha sempre lasciato presagire che il bilancio fosse nettamente più grave di quello stimato fino ad oggi.
I danni sono invece stimati a circa 30 milioni di dollari, con venti che hanno raggiunto i 230 km/h, all’incirca lo stesso dato dell’uragano Ida.