Ciro Di Mario, ex conduttore di 46 anni, è stato condannato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nello specifico, Di Maio è stato arrestato per essersi fatto inviare un chilo di droga, la Gbl, quella dello stupro, dall’Olanda, paese in cui tale sostanza viene venduta legalmente. Il pacco sarebbe dovuto nella sua casa di Milano, ma è stato intercettato dalla Polaria (Polizia di frontiera aerea) all’aeroporto di Fiumicino, Roma, che ha ritenuto il carico sospetto.
Gli investigatori hanno pertanto seguito la consegna fino a casa del 46enne prima di arrestarlo. La cattura dell’ex conduttore si inserisce all’interno di una serie di indagini promosse dagli inquirenti di Milano in pieno periodo di lockdown, quando trapelò la notizia di un consumo, e quindi diffusione, massiccia di Gbl durante alcune feste private. Uno dei “vantaggi” di questa droga è proprio la sua consistenza: il suo liquido incolore ha effetti simili ai barbiturici e può essere miscelato in acqua o altre bevande, senza che la vittima sappia così di aver assunto droga.
Alla vista della polizia Di Maio avrebbe negato di sapere cosa contenesse il pacco, sostenendo di non entrarci nulla: il nome del destinatario nonostante l’abitazione fosse la sua, infatti, era differente, ma poi, messo alle strette, avrebbe ammesso la sua colpevolezza, spiegando tuttavia che la droga dello stupro fosse per lui, in quanto abituale consumatore. Una versione, c’è poco da aggiungere, che regge ben poco in piedi, considerando anche il fatto che già in precedenza il 46enne napoletano era stato arrestato sempre per lo stesso motivo, facendosi spedire, questa volta dalla Cina, quattro litri di Gbl.
Solo un litro di gamma-butirrolattone fa ottenere la bellezza di 1400 dosi. 5600 dosi, non c’è che dire, per una persona sola sarebbero davvero tante, ma ognuno con la propria dipendenza fa quello che vuole alla fine dei conti. Peccato che il pacco proveniente dall’Olanda fosse corredato anche da flaconcini per le dosi.
Chi è Ciro Di Maio?
La carriera del fisicato modello napoletano inizia nel 1998 nei “Carramba boys”, corpo di ballo del fortunato programma televisivo “Carramba che sorpresa!”, condotto dalla compianta Raffaella Carrà, scomparsa a 78 anni il 5 luglio scorso. Ma è solo nel 2009 che Di Maio trova un suo spazio nel piccolo schermo, diventando conduttore di punta di Marcopolo con “Diario di viaggio”, programma dedicato ai documentari, ai viaggi e alla natura, girato in trenta paesi diversi.
Ha fatto anche qualche apparizione per serie tv di successo come “Le tre rose di Eva 3”, “Un Medico In Famiglia 9” e “Un posto al sole”. Ultimamente ha aperto una pagina su Onlyfans per esprimere altri contenuti non condivisibili su altri social network, come fotografie in cui è ritratto seminudo.
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