Ogni giorno (o se non ogni giorno, con una comunque preoccupante cadenza) sempre più donne e ragazze vengono massacrate e uccise dai propri compagni, mariti e fidanzati (o ex compagni, mariti, fidanzati).
Un problema che si è sempre cercato di arginare, ma che purtroppo continua a mietere vittime e la lista delle donne uccise, purtroppo, continua ad allungarsi sempre di più.
Solo nei primi otto mesi di quest’anno, secondo i dati divulgati da femminicidioitalia.info sono 38 le donne che sono state uccise in Italia.
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A queste vittime va aggiunta anche la giovane Vanessa Zappalà, che è stata uccisa a colpi di arma da fuoco mentre stava passeggiando sul lungomare di Acitrezza – in provincia di Catania – con degli amici. Uno dei proiettili che l’ha raggiunta è stato fatale in quanto l’ha raggiunta alla testa.
Secondo le varie testimonianze, raccolte dai Carabinieri che stanno seguendo il caso, a ucciderla è stato l’ex fidanzato di Vanessa. Secondo quanto emerso la ragazza aveva già in passato sporto denuncia nei confronti del ragazzo per stalking.
Il drammatico fatto è avvenuto nel giro di pochissimo tempo, secondo quanto riportato dalle testimonianze. Vanessa si trovava con una comitiva di amici per trascorrere la serata nei pressi della frazione di Aci Castello. Quando all’improvviso ha visto il suo ex ragazzo, la compagnia di amici si è fermata, Vanessa si è avvicinata a lui, che nel giro pochi secondi ha estratto una pistola ha fatto fuoco.
L’assassino, datosi alla fuga dopo l’infame gesto e adesso ricercato in tutta la Sicilia, aveva l’obbligo di non avvicinarsi all’ex, conseguente alla succitata denuncia per stalking effettuata dalla povera Vanessa.
“Devi fare la sua stessa fine”, la rabbia corre sui social
Secondo un’amica, vicina di casa di Vanessa, la ragazza viveva nel terrore: da quanto riportato le diceva che l’ex fidanzato si appostava spesso sotto casa loro.
“Ti avvisavo ogni sera: “Stai attenta che si apposta sotto casa nostra”. E adesso come farò ogni sera ad affacciarmi senza chiederti: “Vane che fai?” E tu: “Niente, fumiamoci una sigaretta nel balcone”. Principessa del mio cuore, ogni volta che entrerò al panificio non ti vedrò. Stamattina il mio pianto, le mie urla, con mia mamma abbiamo capito tutto senza sapere ancora la notizia”: sono le parole della vicina, evidentemente distrutta dal dolore.
Altre persone hanno consegnato ai social la propria rabbia: “Non si può morire così, bastardo devi fare la sua stessa fine“.
Vanessa lavorava in un panificio e molti la ricordano per la sua gentilezza e per il suo sorriso, che rivolgeva sempre a chiunque. Un sorriso che si è spento all’età di soli 26 anni.