La salute del corpo non è solo questione di estetica. Se sui social corre il verbo del ‘body positive’, della ‘body acceptance’, tendenza più che buona e giusta, l’obesità, ovvero l’eccessivo accumulo di adipe in relazione alla massa magra rappresenta sempre un problema di salute da non sottovalutare. Ecco la situazione in Italia e in Europa.
I numeri del problema
L’osservatorio dell’Eurostat ha divulgato le percentuali dell’incidenza dell’obesità in relazione alle popolazioni di tutti gli stati Europei, sottolineando come quella che è a tutti gli effetti una patologia è molto diffusa.
Questa chart valuta l’obesità in relazione ai valori dell BMI, ovvero del Body Mass Index, detto in italiano IMC, quindi indice di Massa corporea. Questo indicatore valuta la quantità di tessuto adiposo in relazione alla massa totale dell’individuo, che include anche la massa magra e la massa muscolare. Quando il valore supera i 25 punti, si parla di sovrappeso moderato; dopo i 30 si parla di obesità grave.
L’obesità sembra essere più una problematica dei paesi dell’est Europa. L’Italia invece sembra essere abbastanza virtuosa in fatto di alimentazione equilibrata e potrebbe non essere un caso.
L’importanza della dieta mediterranea
L’Italia vanta una tradizione culturale peculiare, caratterizzata dal sincretismo. Non è solo questione di materie prime eccezionali, un fattore decisamente importante nella dieta quotidiana, ma anche delle ricette che si eseguono e che sono il frutto del compromesso tra ‘materia’ e ‘ideologia’, quasi sempre religiosa.
L’Italia è stata ed è, con buona pace della destra, crocevia di culture e di religioni. Cristianesimo, Ebraismo e Islam hanno forgiato le nostre abitudini alimentari in delle maniere così profonde, che oggigiorno sembrano comportamenti naturali e quotidiani. Se si considerano i dettami religiosi delle tre grandi religioni dell’ ‘Uno’ si evince la nostra abitudine nell’ingestione di varie tipologie di carne, più o meno grassa, più o meno proteica.
Se si leggessero i testi sacri dell’Islam, poi ci si avvedrebbe del perché in Sicilia si è affermata una tradizione dolciaria che privilegia la mandorla, dato il divieto di usare grassi animali nei dolci dell’Islam, con conseguenza di privilegiare grassi insaturi da quelli saturi.
Stesso discorso vale per l’alcol, consentito solo dal Cristianesimo ma sotto forma di vino. Alla birra invece le porte sono sempre state sbattute in faccia, perchè bevanda dei selvaggi.