Il ritorno al potere dei talebani in Afghanistan mette a serio rischio l’incolumità dei giornalisti e delle loro famiglie.
I “taliban” hanno già messo a segno delitti efferati, come dimostra quanto accaduto ad un giornalista di Deutsche Welle. I combattenti hanno infatti assassinato un membro della sua famiglia e ferito gravemente un altro componente nel corso di una perquisizione casa per casa che aveva come obiettivo proprio quello di trovare il giornalista (che ora lavora in Germania).
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Altri parenti sono riusciti a fuggire all’ultimo momento e ora sono in fuga. Il direttore generale di Deutsche Welle, Peter Limbourg, ha espresso una forte condanna e ha invitato il governo tedesco ad agire.
“L’uccisione di un parente stretto di uno dei nostri redattori ieri da parte dei talebani è inconcepibilmente tragica e testimonia il grave pericolo in cui si trovano tutti i nostri dipendenti e le loro famiglie in Afghanistan”, ha detto Limbourg. “E’ evidente che i talebani stanno già effettuando perquisizioni organizzate di giornalisti, sia a Kabul che nelle province”.
La giornalista della CNN invitata a coprirsi il volto
Ma non è tutto, dato che anche la referente della CNN, Clarissa Ward, ha dovuto provare sulla sua pelle la minaccia dei talebani. Avvicinata da un gruppo di combattenti, la giornalista dell’emittente statunitense – che si trovava assieme alla sua troupe – è stata “invitata” a coprirsi il volto, mentre ai videoreporter è stato imposto di smettere le riprese.
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Ad un certo punto i talebani hanno anche assaltato la troupe della CNN nel tentativo di sottrarre le videocamere, con Clarissa Ward costretta ad allontanarsi, prima di spiegare di essere una giornalista autorizzata dal governo talebano a svolgere il suo lavoro.
Un clima che sta diventando giorno dopo giorno sempre più teso e che pare tutto il contrario della “svolta moderata” predicata dai talebani in questi ultimi giorni.