Apparentemente il mare a croce risulta una condizione molto pericolosa: uno studio del 2006 ha dimostrato che quando il mare presenta questa caratteristica inconfondibile è quasi naturale che avvengano degli incidenti di mare.
Basti pensare che uno studio realizzato dal Lloyd’s Marine Information Service relativamente a 650 incidenti navali avvenuti alla fine de ’90 ha rivelato che nel 50% dei casi vi era la presenza di stati marini classificabili come mare a croce.
Per questo motivo, se vi capitasse mai di vedere il mare in questo modo, vi conviene allontanarvi alla svelta.
Mare a croce, una condizione molto pericolosa
Questa particolare condizione del mare, riconoscibile dalla formazione di quadrati definiti sulla sua superficie, è causata dalla collisione di due o più sistemi d’onde che vengono a contatto mentre si muovono in direzioni differenti. Il fenomeno è discretamente raro, ma è stato dimostrato che può rappresentare un rischio per bagnanti e navi.
Il mare a croce è molto rischioso perché le onde che si formano in queste circostanze arrivano solitamente a riva con una forza raddoppiata, causando danni a bagnanti e imbarcazioni.
Mare a croce, se n’è parlato su Reddit
Questo fenomeno è diventato elemento di discussione su Reddit, dove alcuni utenti hanno scambiato le loro opinioni al riguardo. “Il mare a croce può essere bello da vedere da lontano, ma quando si è dentro, può essere davvero pericoloso“, ha dichiarato un utente. “E l’oceano diventa un vortice sia per bagnanti che per imbarcazioni”, ha confermato un altro utente.
“Si tratta di rigonfiamenti periodici causati da sistemi d’onde differenti che vengono a contatto”, ha spiegato un altro utente. “Hanno tutti angolazioni diverse, ma quando collidono in questo modo, possono risultare davvero pericolosi“.
Quindi se vi capita di vedere il mare a croce, fate attenzione: vi conviene uscire immediatamente dall’acqua e avvertire tutti quelli che vi circondano della pericolosità di quel tipo di onde (d’altra parte il mare a croce può verificarsi anche nelle regioni costiere, dove è possibile la presenza di bagnanti).