Tragedia ad alta quota.
Un basejumper è morto in seguito ad un volo dalla cima del Framont.
Dopo mezz’ora di attesa, l’amico che era con lui ha allertato i soccorsi, che hanno potuto solo constatare il decesso dell’uomo (il vicentino Alessandro Dalla Pozza, residente a Schio).
Quello che è successo oggi nel canalone nei pressi di Taibon Agordino, nel Bellunese, difficilmente verrà dimenticato.
Un uomo, si è lanciato con la tuta alare dalla cima del Framont, insieme ad un amico, che è riuscito ad atterrare sano e salvo a Listolade.
Dopo mezz’ora d’attesa però, allarmato dal mancato atterraggio del compagno di volo, l’uomo ha dato l’allarme al Suem, che si occupa del soccorso in questi casi.
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L’elicottero del Suem 118 di Pieve ha quindi imbarcato un tecnico del Soccorso alpino di Agordo e ha poi sorvolato la zona della possibile traiettoria del volo che aveva intrapreso l’uomo dopo il lancio.
Purtroppo il corpo è stato individuato quasi subito in un canale, poco distante dal punto di lancio e, una volta raggiunto il corpo in elisoccorso, l’equipaggio non ha potuto far altro che constare il decesso dell’uomo.
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A leggere la notizia, il pensiero non può non andare ad un’icona degli sport estremi come Patrick de Gayardon.
Classe ’60, de Gayardon era considerato il pioniere della specialità dello skysurf (come suggerisce il nome, si tratta di una disciplina che prevede l’uso di una tavola in stile snowboard da usare durante la caduta libera) e uno dei principali sviluppatori della precedentemente citata tuta alare.
Il francese, divenuto popolare presso il grande pubblico grazie agli spot televisivi di una nota marca di orologi, morì alle Hawaii nel 1998 proprio durante un lancio di prova con la tuta alare.
In quell’occasione un elemento inserito nella tuta andò a bloccare la vela principale della tuta alare e così de Gayardon si trovò a schiantarsi al suolo, anche a causa della drammatica circostanza legata al fatto che il paracadute di sicurezza non riuscì ad aprirsi correttamente.
L’accaduto dimostra ancora una volta la pericolosità della disciplina del base jumping.
Ma cos’è il base jumping?
Si tratta di uno sport estremo che consiste nel lanciarsi nel vuoto da varie superfici, rilievi naturali, edifici o ponti: il nome – che è un acronimo – deriva proprio dal luogo di partenza del lancio, che può esere un edificio (Buildings), strutture tipo antenne (Antennas), ponti (Span) e altri luoghi naturali, come ad esempio nel caso della tragedia bellunese un monte (Earth).
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