Tyson Fury, campione di pugilato britannico, ha raccontato in un’intervista il terrore provato quando sua figlia è morta per 3 minuti.
Il campione di pugilato John Tyson Fury ha raccontato ai suoi fan il dramma familiare che ha vissuto qualche giorno fa quando la moglie ha partorito la piccola Athena. La bimba è stata portata immediatamente dopo il parto nella terapia intensiva, per via di alcune problematiche respiratorie. Poco dopo il suo cuore ha smesso di battere e la piccola è rimasta priva di vita per 3 interminabili minuti, prima che i medici dell’Alder Hey Hospital di Liverpool fossero in grado di farle riprendere il battito.
La bimba è nata domenica pomeriggio, ma le sue condizioni di salute sono state stabilizzate solamente lunedì. Il campione è riuscito a vedere la figlia solamente martedì per via delle restrizioni dovute al Covid-19. Nel frattempo veniva aggiornato costantemente su quello che accadeva ed ha provato ore di terrore quando ha scoperto che Athena stava rischiando la vita. Solo dopo che è riuscito a tenerla in braccio Tyson è riuscito a tranquillizzarsi ed ha provato un senso di forte gratitudine per i medici che l’hanno salvata.
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Il campione racconta la paura provata e ringrazia i medici per aver salvato la figlia
Raggiunto dal giornale sportivo ‘BT Sport‘, Tyson ha voluto subito parlare della propria gratitudine per i medici che hanno salvato la figlia: “Siamo giunti al lato positivo grazie alla professionalità dei medici dell’Alder Hey Hospital di Liverpool. Sono stati semplicemente fantastici e di fatto hanno salvato una vita perché tecnicamente è morta per tre minuti e loro l’hanno riportata indietro”.
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Il campione e la moglie Paris hanno voluto dimostrare la propria riconoscenza ai medici creando una raccolta fondi per l’Alder Hey Family Trust. Grazie alla loro influenza lo sportivo e la compagna hanno raccolto oltre 34 mila sterline e il loro obbiettivo è di arrivare fino alle 50mila. Tornando a parlare di quanto successo in ospedale, John ha concluso dicendo: “E’ stato un miracolo, ma quei dottori sono capaci di fare dei miracoli”.