Alberta Leeman è una donna le cui tracce si sono perse nell’ormai lontano 25 luglio 1978.
I familiari della donna si erano ormai messi da un po’ l’anima in pace e mai si sarebbero aspettati che il corpo “ripescato” venerdì scorso dalla polizia potesse appartenere proprio alla 63enne sparita ormai ben 43 anni fa nel piccolo stato statunitense del New Hampshire.
Un ritrovamento quasi insperato
La polizia era stata avvisata della presenza di una macchina sul fondo di un fiume.
Ripescatala, si sono accorti che all’interno erano presenti dei resti di un corpo ormai in decomposizione.
I familiari della donna non hanno avuto dubbi in merito, anche perché il mezzo ripescato era una Pontiac LeMans targata ‘OB610’ – proprio come l’auto intestatale: si trattava proprio del corpo di Alberta Leeman, a lungo data per dispersa, da quando si erano perse tutte le sue tracce il 25 luglio del 1978.
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La polizia dello stato del New Hampshire, tuttavia, non ha confermato la notizia, cioè che i resti umani siano proprio quelli di Alberta Leeman. Su questo saranno fatti ulteriori accertamenti nei prossimi giorni,sebbene – ribadiamo – tutti gli indizi portino a ciò.
In ogni caso, la polizia del New Hampshire ci tiene a precisare che il ritrovamento del corpo non viene trattato al momento come un fatto da indagare e che non esistono affatto pericoli reali per la popolazione.
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Le parole incredule dei familiari
I familiari intanto finalmente pensano di poter porre la parola “fine” a una storia senza conclusione che li aveva tormentati ormai negli ultimi 43 anni.
“Non si finisce mai di sperare”, ha dichiarato la figlia Nancy Mclain.
“Mai ci saremmo aspettati che lei fosse proprio qui”, ha aggiunto l’altra figlia Roxanne, che aveva solo 16 anni al momento della scomparsa della madre.
Dopo la conferma da parte della polizia, dopo tutti questi anni, le due donne potranno finalmente mettersi l’anima in pace.