Morire in giovane età è la cosa più assurda che possa avvenire, soprattutto quando ha tutta la vita davanti e i tuoi successi ti stanno dando la spinta per fare ancora meglio. Questo è quanto successo a Olivia Podmore, ciclista neozelandese di appena 24 anni, che aveva preso parte alle Olimpiadi di Rio 2016, ma non era stata selezionata per le Olimpiadi di Tokyo. La ragazza è morta ma attorno alle cause la polizia sta ancora indagando.
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Quello che però fa sorgere qualche preoccupazione è il post che Olivia Podmore ha pubblicato su Instagram appena 24 ore prima della sua morte. In questo post Olivia descriveva lo sport come “uno sbocco meraviglioso”, ma ovviamente questo è una lotta continua, soprattutto negli sport di élite. Il discorso messo per iscritto dalla Podmore continuava dicendo che “quando vinci la sensazione è diversa dalle altre“, ma “la sensazione quando perdi, quando non viene selezionato nemmeno quando ti sei qualificato è diversa da qualsiasi altra“.
Olivia Podmore nel suo post accusava chiaramente la società, sottolineando il fatto di “non soddisfare le aspettative come possedere una casa e avere una famiglia“. Insomma il post è qualcosa di molto più complesso rispetto a un semplice sfogo e forse le cause della morte sono da ricercare proprio in queste parole.
Dal fratello Mitchell alla campionessa Anna Meares, il cordoglio per la giovane ciclista
A rendere omaggio alla ciclista, oltre al fratello Mitchell, è stata anche la campionessa di ciclismo australiana Anna Meares: “Il mio cuore è spezzato per la perdita di una giovane vita. Mi dispiace che tu abbia sofferto“. La ciclista ha inoltre lanciato un appello a tutti coloro che soffrono, stanno poco bene o si sentono persi.
In tutto questo anche il Cycling New Zealand ha divulgato un comunicato lunedì sera affermando di essere “profondamente addolorati per la perdita di una delle nostre giovani cicliste“. Inoltre ha chiaramente affermato che Olivia Podmore era una ciclista molto amata e rispettata nella nostra squadra“.