L’inquinamento ambientale causa una serie di effetti collaterali dannosi per specie e habitat, tra i quali ce n’è uno eccitante per i granchi eremiti.
Tra i maggiori problemi causati dall’inquinamento umano c’è lo smaltimento non corretto di buste e prodotti di plastica. Per anni tali prodotti sono stati buttati in mare e il risultato di questo crimine contro gli oceani è la formazione di gigantesche isole di plastica in vari punti dei nostri mari. Ma senza andare sino alla formazione di queste isole il cui smaltimento richiederà diversi anni, la plastica esistente anche a largo delle varie terre ha degli effetti dannosi sulle specie che abitano quel tratto di mare o costa.
L’ultimo effetto collaterale scoperto da un gruppo di studiosi riguarda i granchi eremiti che abitano nei pressi delle coste dello Yorkshire. Pare infatti che la plastica rilasci un additivo che risulta essere un potente eccitante per i granchi eremiti. La plastica rilascia una sostanza chiamata Oleamide che, hanno osservato gli studiosi dell’Università di Hull City, se messa a contatto con i granchi aumenta la loro respirazione. Questo aumento della respirazione è collegato alla crescita del desiderio sessuale.
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L’inquinamento dei mari eccita i granchi eremiti
Intervistato dal ‘Daily Star‘, il portavoce dell’Università di Hull City ha ironizzato sullo strano fenomeno: “La febbre da Love Island ha tenuto incollati agli schermi i telespettatori per settimane, una volta che storie d’amore e dramma prendono vita all’interno delle stanze o negli altri luoghi. Lontano da Casa Amor, un gruppo di ricercatori ha studiato un tipo di attrazione completamente differente, che si verifica a largo delle coste dello Yorkshire. Cosa hanno scoperto? Che i granchi eremiti sono sessualmente attratti da un additivo rilasciato dalla plastica nelle acque”.
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Una delle ricercatrici che ha curato la ricerca, ha spiegato ciò che hanno osservato: “La frequenza della respirazione cresce notevolmente in presenza di un minimo quantitativo di oleamide, ed i granchi eremiti mostrano un’attrazione comportamentale che è paragonabile ad uno stimolante dell’alimentazione”. La stessa dottoressa Schirrmacher ha aggiunto che: “In quanto spazzini, i granchi possono scambiare la sostanza per cibo, cadendo in trappola”. Lo studio, insomma, punta a dimostrare come l’oleamide contenuto nella plastica possa indurre le creature marine a cibarsene e dunque a causare una lenta ma inesorabile morte di diverse specie.