La solita catena di WhatsApp stavolta non solo crea fastidio, ma genera allarmismi ingiustificati, come la possibilità di hackerare tutto il telefono. Si chiama “India sta facendo”, come gli esperti di fake news l’hanno ribattezzata, ed è una catena che mette in guardia su ‘un’altra catena’.
Un video ‘onnipotente’ e pericolossisimo.
Le vecchi catene di sant’Antonio si sono aggiornate e ora per essere inoltrate, quasi all’infinito, si occupano di temi di scottante attualità. Ne è un esempio lampante “India sta facendo”, una catena che mira a riprodursi nei cellulari di utenti Whatsapp ignari dando informazioni sulla situazione covid in India mediante un video.
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Secondo chi ha messo in giro la voce, si sta perpetrando l’inoltro di un video che dovrebbe mostrare il mutamento dell’andamento epidemiologico in India, un video che però è altresì pericoloso.
Le classiche voci di corridoio di questo luogo atipico e atopico che è il web dicono che il video, una volta aperto, potrebbe addirittura prendere ‘possesso’ dell’intero dispositivo mobile, fino a cancellare i file, o addirittura la formattazione del cellulare.
Questo video però non è stato visto da nessuno, né segnalato da chi di competenza.
Una bufala contro la bufala
Ecco allora la catena d’avviso contro la falsa catena. Un messaggio che si riproduce nei cellulari, invitando gli utenti alla cautela per il video sopracitato.
Ecco il testo che compare su WhatsApp:
“Stanno per iniziare a far circolare un video su WhatsApp che mostra come la curva Covid19 si sta appiattendo in India. Il file si chiama “India lo sta facendo”, non aprirlo o vederlo, hackera il tuo telefono in 10 secondi e non può essere fermato in alcun modo. Trasmetti l’informazione alla tua famiglia e ai tuoi amici. Ora l’hanno detto anche al telegiornale”.
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Ed ecco che la Fake news è servita: come se non bastasse l’analogia a una bravata simile, “Argentina sta facendo”, a dimostrare l’arbitrarietà del contenuto di questo messaggio, anche il fatto che lo stesso team di WhtasApp non avvisi dovrebbe già essere un indizio più che sufficiente per l’ennesimo pesce d’Aprile online.