Giuseppe Conte eletto presidente del Movimento 5 Stelle. Ma è davvero un plebiscito?

Sono 62.242 i voti favorevoli che hanno permesso a Giuseppe Conte di diventare il nuovo presidente del Movimento 5 Stelle. 

L’ex presidente del Consiglio ha ottenuto un risultato larghissimo, dato che i contrari alla sua presidenza del M5S sono stati solo 4.822. Il voto, avvenuto in modalità on-line sulla nuova piattaforma Skyvote, è stato confermato anche dal presidente del Comitato di Garanzia del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi. 

“Visto il risultato e quanto prevede lo Statuto, proclamo primo presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte”, le parole di Crimi.

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Subito dopo l’elezione a Presidente del M5S, Giuseppe Conte ha assunto subito degli impegni ben precisi. “Ce la metterò tutta per non deludere le vostre aspettative e restituire la massima dignità alla politica, quella con la P maiuscola, che piace a noi – ha detto l’ex premier – Questi appuntamenti si stanno rivelando una grande festa di partecipazione democratica: lo statuto, la carta dei principi”.

50.000 iscritti aventi diritto non hanno votato: si può parlare di plebiscito?

Conte ha parlato di un progetto che punta agli obiettivi del 2030 e del 2050 ma ha rimarcato anche l’importanza dei temi attuali, con l’esigenza di “coinvolgere una comunità di cittadini molto più ampia di quella attuale”.

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Conte ha poi detto di sentire una “grande energia e responsabilità” per essere stato eletto dalla “stragrande maggioranza dei votanti”. Ma si può parlare davvero di plebiscito?

In realtà, come evidenzia anche il quotidiano “Il Tempo”, gli aventi diritto al voto sulla piattaforma sono 115.130, mentre hanno votato in 67.064. Basta fare un semplice e rapido calcolo per scoprire che quasi 50.000 iscritti aventi diritto (circa il 44%, ndr) non hanno partecipato al voto.