Le polemiche attorno all’oro di Marcell Jacobs non si placano soprattutto circa le accuse lanciate da inglesi e americani sul fatto che Marcell potesse aver fatto uso di sostanze dopanti. Ma queste accuse ovviamente lasciano il tempo che trovano e alla lunga diventano anche piuttosto fastidiose, soprattutto alla luce di quanto è emerso in queste ore.
Leggi anche -> “Al limite del ridicolo”: la bordata di Bolt è contro Jacobs? Ecco a cosa si riferisce l’ex campionissimo
Infatti nel solo 2021 Marcell Jacobs si è dovuto sottoporre a ben 18 test antidoping, tra quelli dell’urina e quelli del sangue. Quattro di questi da quando è arrivato a Tokyo per partecipare alle Olimpiadi. L’esito di questi 18 test? Tutti negativi. E questo può essere solamente un punto a favore del nostro grande campione, soprattutto perché a differenza di tanti campioni stranieri (molti americani, tanto per sottolinearlo agli accusatori) il nostro non ha fatto uso di alcun “aiutino”.
“Solo io so i sacrifici che ho fatto”: la replica di Jacobs alle accuse di doping
Attorno a tutto questo tam-tam da parte dei giornali di oltreoceano Marcell Jacobs ha deciso in queste ore di rispondere alle accuse, raccontando come il primo controllo appena arrivato a Tokyo gliel’abbiano fatto a sorpresa. Hanno bussato alla sua porta mentre si trovava in bagno e hanno raccolto le sue urine, risultato: negativo.
Altro test negativo il 31 luglio dopo la gara in batteria; altro test dopo la semifinale. Dopo la finale altro test sia urine che sangue, entrambi negativi.
A questo punto Jacobs rivolto a chi gli ha indirizzato le accuse di doping ha risposto: “Le polemiche non mi toccano. Solo io so i sacrifici che ho fatto. Mi sono sempre rimboccato le maniche. Non rispondo neanche, perché darei loro solo importanza“.
Circa le accuse lanciate dal ‘Washington Post’ aveva commentato anche la ragazza di Jacobs, Nicole Daza: “Non mi sorprendo che lo pensino di solito vincono americani o giamaicani. Capisco che possa dar loro fastidio, ma conosco lo sforzo fatto da Marcell. Io ne ho sorriso, non mi tocca”.