Carlo Calenda è uno dei candidati al Campidoglio, e per sperare di essere eletto sindaco di Roma avrà necessariamente bisogno dei voti di più persone possibili.
Ecco perché all’ex ministro non avrà fatto piacere la “riesumazione” di un suo vecchio post su Twitter, che risale all’aprile 2020. Alla domanda “Di che squadra sei?”, il leader del partito politico Azione rispose “La Magica ovviamente”, svelando il suo tifo per la Roma.
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Fin qui tutto normale, ma è la risposta successiva che fa arrabbiare l’altra tifoseria della Capitale. Quando a Calenda viene fatto notare che rivelare di essere romanista potrebbe comportare un “danno” in termini di consensi (“Già hai il 4%, se perdi pure i voti dei laziali…”), la sua risposta è tranciante: “I laziali non votano, non capiscono la scheda elettorale, è noto”.
Comunali Roma, i sondaggi non sorridono a Calenda
A prescindere da cosa decideranno di votare i tifosi laziali che vivono a Roma, quello che emerge dagli ultimi sondaggi elettorali non può certo far esultare Carlo Calenda.
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Come riportato anche dal sito Termometro Politico, infatti, la Lista Civica dell’ex ministro si aggirerebbe tra il 17% e il 23%, lontano dal candidato del centrosinistra Roberto Gualtieri (che viene dato tra il 21% e il 27%) e decisamente distante da Enrico Michetti, candidato del centrodestra, che si attesterebbe al momento tra il 29% e il 35%.
Per farla breve, c’è un rischio concreto che Calenda non riesca ad arrivare nemmeno al ballottaggio. Chiaramente mancano ancora due mesi al voto, pertanto la Lista Civica del leader di Azione ha tutto il tempo per recuperare un po’ di terreno, almeno nei confronti del centrosinistra.