La giornata di oggi, martedì 3 agosto, dà il via ad un periodo particolarmente importante per la vita politica del nostro Paese.
Da oggi, infatti, comincia il semestre bianco, ovvero gli ultimi sei mesi del mandato del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. In questo periodo di tempo, il Capo dello Stato non può sciogliere le Camere, come chiaramente stabilito dall’articolo 88 della Costituzione.
“Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse – esplicita l’articolo 88 – Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura”.
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Come mai questa decisione da parte dei Padri costituenti? Come ricorda anche RaiNews24, l’impossibilità di sciogliere le Camere nel semestre bianco metteva al riparo dai possibili tentativi di un presidente autoritario di far cadere le Camere per eleggere parlamentari più compiacenti e puntare ad un secondo mandato.
Il Capo dello Stato mantiene poteri anche nel semestre bianco: ecco quali
Per evitare “ingorghi istituzionali”, nel 1991 (la fine del mandato di Cossiga coincideva con la fine della legislatura, ndr) è stata aggiunta l’ultima parte.
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Tuttavia, come ha sottolineato lo stesso Mattarella nei giorni scorsi, anche nel semestre bianco il Presidente della Repubblica continua a mantenere una serie di poteri, a cominciare dal potere di nomina. Il Capo dello Stato non può sciogliere le Camere ma può comunque individuare una figura che guidi il governo fino a fine legislatura.
Inoltre, al Presidente della Repubblica restano il potere di firmare disegni di legge e decreti, il rinvio alle Camere di una legge e i messaggi al Paese e alle Camere stesse. Infine, resta al Capo dello Stato la possibilità di dimissioni anticipate anche durante il semestre bianco: un’ipotesi che attualmente non sembra contemplabile, dato che il Paese non pare attraversare una situazione di instabilità politica e istituzionale.