Paura negli USA, dove una parte del lago Tahoe è stata chiusa in seguito al riscontro di alcuni scoiattoli positivi alla peste. L’allarme riguarda anche tutti gli altri piccoli roditori. Le autorità sono impegnate in azioni di sanificazione dell’aria.
La peste, oltre il covid
Come se non bastasse il covid, un incubo che da più di un anno sta attanagliando la popolazione mondiale, in California si teme per un’altra malattia molto pericolosa e potenzialmente esiziale: la peste.
Sebbene risulti ‘anacronistica’ come malattia, alcuni scoiattoli al lago Tahoe sono risultati positivi alla peste. Attivate però subito le procedure di sicurezza.
Secondo il ‘Tahoe Daily Tribune’, il Taylor Creek Visitor Center, Kiva Beach e le loro aree di parcheggio, ovvero i luoghi in cui sono stati tracciati scoiattoli positivi, saranno vietate fino a venerdì.
Fino a quel momento, il servizio forestale degli Stati Uniti condurrà trattamenti di controllo dei vettori in quelle aree. Inoltre, per rassicurare l’utenza, la portavoce della contea di El Dorado, Carla Hass, ha affermato che gli scoiattoli testati non hanno avuto contatti con nessuno.
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La peste oggi
Rispetto al 1348, la peste oggi fa decisamente meno paura. Migliori le condizioni igieniche, più progredita la scienza medica: la peste è oggi curabile con gli antibiotici ed è facilmente prevenibile grazie alla distanza da animali ‘selvaggi’.
Secondo gli esperti di sanità pubblica della contea di El Dorado, la peste è naturalmente presente in alcune zone della California infatti ed è potenzialmente contraibile da chiunque pratichi escursioni e altre attività all’aperto. L’importante è evitare il contatto con gli animali.