Il Papeete torna a far notizia, ma stavolta non c’entra Salvini (e i suoi mojito)

Fatture riguardanti operazioni mai avvenute per evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto. 

E’ quanto scoperto dalla Guardia di Finanza di Ravenna, che ha portato ad un decreto di sequestro nei confronti di una serie di società molto note. La richiesta della Procura colpisce infatti anche la Papeete Srl e la Villapapeete srl di Milano Marittima (con sequestro rispettivamente di 384.676 e 147.142 euro) anche se il provvedimento riguarda in tutto 35 imprenditori.

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Come noto, il Papeete è salito agli onori delle cronache nell’estate del 2019, quando dalle spiaggie del famoso stabilimento balneare di Milano Marittima l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini preparava lo strappo con il Movimento 5 Stelle (con cui aveva governato fino a quel momento, ndr) con l’obiettivo di andare al voto e ottenere “pieni poteri”, forte di quel 35% che veniva accreditato alla Lega da tutti i sondaggi.

Tra i destinatari del provvedimento anche l’ex gieffina Mascia Ferri

Come spiegato dal quotidiano “La Repubblica”, non sono solo Papeete e Villapapeete le società colpite dal provvedimento del gip Corrado Schiaretti. Tra i destinatari del sequestro figurano anche lo stabilimento Bbk srl di Punta Marina Terme e la Pasticceria Palumbo srl che si trova nel centro della città romagnola.

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Ma non è tutto, perché il decreto di sequestro vede come destinataria anche l’ex gieffina Mascia Ferri, che gestisce attività a Ravenna assieme al compagno Cristiano Ricciardella.

L’inchiesta vede al centro la Mib Service, una società ravennate nata oltre dieci anni fa con lo scopo di fornire consulenze mirate agli imprenditori che operano nel settore del turismo, della ristorazione e delle discoteche. Secondo gli inquirenti, la Mib Service si è trasformata nel tempo in una specie di cartiera evoluta tramite un elaborato metodo di riassunzione dei dipendenti.