Dopo i fatti della Sardegna, la situazione di Catania, afflitta da più incendi contemporanei, ha spaventato il popolo del web, tanto che lo stesso Facebook ha attivato la funzione di ‘Alert’ per situazioni di pericolo. Ecco una panoramica generale di una situazione ancora critica.
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Catania brucia, e non c’entra l’Etna
Un estate di fuoco. E no, non è un detto. A poco più di una settimana dall’incendio di Oristano che ha provocato ingenti danni, economici, ambientali e umani, anche Catania è stata assediata dalle fiamme.
Dei 250 incendi attivi in Sicilia, nella giornata di Venerdì 30 Luglio, la sola provincia Etnea ha visto il proliferarsi di circa 16 incendi di varia entità. Il bilancio dei danni è molto meno significativo rispetto a quello Sardo, ma alta la paura, sopratutto per le 150 persone che pur di scappare dal fuoco si sono riversate in spiaggia e sono state tratte in salvo via mare dalla Guardia Costiera.
Da Paternò, paese dell’entro terra, fino al lungo mare di Viale Kennedy, ove si trovava il lido ‘le Capannine’, centro federale nazione di beach volley e che da cinque anni ospita le finale nazionale, completamente arso dalle fiamme, Catania è stata letteralmente lambita dal fuoco.
Sul web è un tripudio di immagini ‘apocalittiche’ tra nubi di fumo e blocco della viabilità, tanto che lo stesso Facebook ha attivato la speciale funzione di ‘Allert’, grazie a cui tutti gli abitanti della provincia hanno potuto comunicare la loro incolumità ai propri contatti.
Un disastro evitabile?
Il capo della protezione civile Curcio commenta a caldo la situazione disastrata e disastrosa: “L’intenso lavoro svolto dai piloti dei mezzi ha permesso di mettere sotto controllo o spegnere, finora, 16 roghi, con 115 richieste di soccorso. Le attività di lancio di acqua e liquido ritardante ed estinguente proseguiranno finché le condizioni di luce consentiranno di operare in sicurezza”
A distanza di pochi giorni, mentre buona parte della Sicilia brucia ancora, tutti si chiedono il motivo di ciò che è stato. Incuria? Fatalità naturale o peggio comportamenti dolosi?
I dubbi e le insinuazioni possono essere tanti, ma per avere una risposta ‘ufficiale’ bisognerà aspettare il vertice con la protezione civile, convocato domani dal presidente della Regione Musumeci.