Carlo Giovanardi, senatore della repubblica ed ex sottosegratario dei governi Berlusconi, ha un fratello, Giovanni, medico di professione e contrario alla vaccinazione per ‘passione’. Il politico è vaccinato, il fratello medico, ora in pensione, no e non intende farlo, anzi lancia una curiosa sfida: “vediamo chi campa di più“.
Una sfida ‘fratricida’
Ospiti a Tagadà i fratelli Giovanardi hanno mostrato all’Italia intera un quantomeno peculiare rapporto fraterno: c’è da dire che tutti i fratelli spesso hanno visioni opposte, ma le opinioni di Carlo e Daniele Giovanardi sono agli antipodi, in qualche modo antitetiche.
Carlo, politico e vaccinato, però si trova costretto a raccogliere il guanto di sfida gettato dal fratello, una scommessa più che altro. Daniele di professione fa, meglio faceva, il medico, ha seri dubbi circa il vaccino e obbliga il fratello a una sfida ‘insensata’: “Da 40 anni faccio il medico, lui il politico. Uno vaccinato l’altro no. Vediamo chi campa di più“.
Il suo infatti non è un delirio novax, semplicemente è un miscuglio di ragionevoli dubbi e una mania di onnipotenza che forse alla sua età è un peccato di tracotanza, dichiarandosi più preoccupato del vaccino che del virus in sé: “Sono un ex olimpionico in perfetta salute. Se mi sveglio con la febbre, comincio dal primo giorno con delle terapie, antinfiammatori e così via. Non si capisce perché un libero cittadino debba essere bandito“.
Come detto, la sua non è una ritrosia a priori, quanto una forma eccessiva di scetticismo, che giustifica con alcuni fatti: “Ho fatto fare il vaccino a centinaia di persone: settantenni con patologie, diabete, ipertensione, obesi. Ma se uno viene da me e mi chiede: ‘Faccio vaccinare mia figlia di 16 anni?’, rispondo di no. Germania, Inghilterra, Francia escludono che si debbano usare farmaci genomici per questa fascia. Devo stare zitto?”.
E se per i 16 anni il discorso potrebbe valere, per lui bisogna cambiare totalmente argomenti: “un vaccinatore mi deve scrivere due cose: che da vaccinato non infetterò nessuno; e che non è un farmaco sperimentale e c’è certezza che non avrò effetti collaterali”.
Chissà se le terapie e gli antiinfiammatori che prende in caso di febbre sono tutti senza effetti collaterali…
Non ci resta che augurarci che vinca il migliore!