Non riesce a darsi pace la 16enne che per errore ha investito e ucciso la migliore amica Yara: il mondo le è crollato addosso.
Una delle tragedie più recenti che si sono verificate nel nostro Paese riguarda la morte della sedicenne di Montepulciano Yara Gattavecchi. La giovanissima studentessa di liceo linguistico si trovava in compagnia della migliore amica ad una festicciola organizzata da alcuni coetanei, quando è giunto il momento di andarsene. A riportarla a casa doveva essere la compagna di banco, che per l’occasione aveva preso la mini di seconda mano che il nonno le aveva regalato per fare pratica in vista della patente, ma che ancora per qualche tempo non avrebbe potuto guidare.
Probabilmente la stanchezza o una semplice disattenzione dovuta all’inesperienza hanno portato la giovane ad ingranare la marcia sbagliata. Così, senza nemmeno rendersene conto, la 16enne ha investito la povera Yara, schiacciandola contro il muro e ferendola mortalmente. Immediata la richiesta di soccorsi. Quando i medici sono giunti per la giovanissima Yara c’era ancora una flebile speranza, ma l’amica aveva già raggiunto il massimo della disperazione. Agli amici, infatti, aveva confidato: “Sono disperata, ho la morte nel cuore”.
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La tragica storia di Yara: morta a 16 anni per errore
La 16enne in fin di vita è stata portata d’urgenza in ospedale a Siena e per due giorni tutti hanno sperato che potesse avvenire un miracolo. Purtroppo il miracolo non è giunto ed oggi tutti coloro che la conoscevano ne piangono la prematura e inattesa scomparsa. Si può solo immaginare il dolore dell’amica, colei che per anni aveva condiviso i suoi segreti e i suoi sogni e che avrebbe fatto qualsiasi cosa per renderla felice.
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I genitori della giovane vittima non hanno parlato alla stampa, troppo il dolore per la morte della figlia. Al posto loro ha parlato lo zio, Luca Gattavecchi, il quale ci ha tenuto a precisare che nessuno ce l’ha con l’amica di Yara: “Anche l’amica di Yara è una vittima di questa tragedia. Non abbiamo rancore. I suoi genitori disperati sono venuti da noi qui a Montepulciano a farci le condoglianze, a chiedere scusa. Hanno abbracciato mio fratello Gionata, il babbo di Yara e la mamma Lilian”.