Le Olimpiadi di Tokyo sono di nuovo al centro dell’attenzione, ma stavolta non è il coronavirus ad esserne la causa. Si tratta invece di Kentaro Kobayashi, il direttore della Cerimonia di Apertura dei Giochi che, a poche più di ventiquattro ore dalla manifestazione, è stato rimosso dall’incarico per una serie di commenti e battute sull’Olocausto.
Leggi anche -> La Cina minaccia “nuclearmente” il Giappone prima delle Olimpiadi: si teme la terza guerra mondiale
Ad annunciarlo è stato il Comitato che organizza le Olimpiadi di Tokyo . Le battute e le barzellette a carattere antisemita da parte di Kobayashi, pronunciate ormai più di 20 anni fa , hanno suscitato pensati critiche sia da parte del Comitato stesso, sia anche da parte del Simon Wiesenthal Center.
Secondo quanto riportato dai media giapponesi Kobayashi aveva usato il tema dell’Olocausto per un suo sketch comico nel 1998 affermando: “Giochiamo all’Olocausto”. Nello sketch lui e un altro comico giapponese si erano finti una coppia di intrattenitori per bambini e Kobayashi, indicando una serie di ritagli di bambole di carta, aveva pronunciato la fatidica frase. Subito dopo la coppia immaginava la rabbia del produttore dello show a causa dell’infelice riferimento.
Le scuse di Kobayashi: “Quanto avevo scritto era del tutto inappropriato”
Stavolta però la rabbia non fa parte di una finzione o di uno spettacolo televisivo, bensì fa parte della realtà. Il rabbino Abraham Cooper, in merito allo sketch dell’ormai ex direttore della Cerimonia di Apertura, ha dichiarato: “Nessuna persona, per quanto creativa sia, ha il diritto di deridere le vittime dell’Olocausto”. Lo stesso rabbino ha poi fatto un paragone ben precisando che i tedeschi “gasarono anche i tedeschi disabili” e questa “sarebbe una crudele presa in giro delle Paralimpiadi”.
Dopo essere stato rimosso dall’incarico Kentaro Kobayashi, che in Giappone è uno famoso uomo di spettacolo, si è scusato affermando che “quanto avevo scritto aveva delle linee del tutto inadeguate”.