A febbraio 2020 sulla A14 tra Cambridge e Huntingdon è stato ritrovato un reperto archeologico di età romana: una lastra di pietra che raffigura un pene. Presto sarà esposto in un museo, ma se l’iconografia in questione può generare ilarità, c’è un motivo specifico per cui i romani raffiguravano peni.
Gli scavi di febbraio 2020 hanno riportato alla luce molti manufatti antichi: più di 300 oggetti, tra cui zanne di mammut e prove della prima birra mai prodotta, di epoca romana sono stati trovati e studiati da esperti.
Adesso il Godmanchester Museum, dopo una cerimonia festosa, accoglierà nella sua collezione la macina abbellita da una raffigurazione fallica, che impreziosirà il museo fino a fine anno.
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La macina, ovvero lo strumento per schiacciare il grano, è una straordinaria testimonianza economica e culturale del periodo dei romani: infatti se l’uso economico della macina è ben chiaro, “La funzione della macina è quella di aiutare a fare il pane che costituisce circa il 70% della dieta britannica romana quotidiana e, naturalmente, i soldati a volte venivano pagati con il pane, quindi la macina è un altro fondamento della società britannica romana”, bisogna sapere che il pene era per i romani simbolo di fortuna e di forza, nonché di virilità (non a caso la parola virilità deriva dal sostantivo latino ‘vis’, forza appunto).
Ecco un saggio del ‘potere’ dell’iscrizione del pene: “Il fallo ha un’altra serie di proprietà magiche: un fallo è spesso usato su un muro di casa o sui gioielli per proteggersi dal malocchio, per ricchezza, popolarità, coraggio (ce ne sono molti sul Vallo di Adriano che dovevano incoraggiare i soldati lì, ma su mattoni non macine).
Alla cerimonia saranno presenti il sindaco Cllr Cliff Thomas e la curatrice del museo Kate Hadley, che introdurranno l’intervento dell’archeologa Ruth Shaffrey, esperta di macine romane.
La pietra è eccezionale e non per le dimensioni del pene raffigurate.
La signora Hadley ha dichiarato con entusiasmo comprensibile: “La rarità della pietra è fenomenale, una delle sole quattro in tutta la provincia romana“.
Inoltre un altro aspetto culturale tipicamente romano e rappresentato dalla macina è senza dubbio l’elemento magico e propiziatorio: “La macina ha enormi proprietà magiche e la magia è alla base dell’Impero Romano. Queste hanno a che fare con la fertilità, la ricchezza, il buon raccolto, la benedizione del cielo e per allontanare il malocchio”.
Questa macina è dunque l’unione di due simboli propiziatori, tanto che probabilmente era un oggetto votivo: “Quindi un fallo su una macina è una doppia magia. Questo è stato sepolto come oggetto votivo prima che i romani partissero.”
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