‘Tale madre tale figlia’ per adeguare un vecchio detto comune a questa circostanza. Elisabetta Canalis condivide sul suo profilo Instagram un foto-confronto tra lei e la sua bambina, la bellissima Skyler Eva e le due si somigliano come due gocce d’acqua, per l’incredulità del web.
La mela non cade lontano dall’albero
La piccola di casa Canalis e Perri è di una bellezza disarmante: da quando la mamma ha incominciato a condividere le foto della bambina senza coprirle il volto o senza nasconderla con pose strategiche, Skyler Eva è diventata una star del livello della madre. Sempre adorato e sempre oggetto di complimenti, la bambina in effetti possiede una genetica molto, molto buona.
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Eppurre lo scatto che la Canalis ha condiviso in queste ore mostra in effetti la straordinaria somiglianza tra madre e figlia, che differiscono davvero solo per il colore degli occhi: infatti la piccola sembra Elisabetta da giovane con gli occhi color del cielo.
Il post, da oltre 130 mila like, è un confronto fotografico tra Elisabetta da ragazzina e sua figlia ed è stato oggetto dei più svariati e stupiti commenti: “A parte i colori è la tua copia“, “Il papà ha messo solo il colore degli occhi”, “Tale madre tale figlia”.
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Minori e privacy sui social
Da poco però il mondo social ha potuto apprezzare la bellezza della bimba. Mamma Elisabetta infatti ha sempre celato il volto della piccola avuta da Brian Perri e nata nel 2015. Il cambio di rotta è arrivato poco più di un anno fa e ha avuto questo motivo: “All’inizio avevo deciso di non far vedere Skyler perché non mi piaceva esporla ai commenti che le sarebbero arrivati solo in quanto mia figlia. Avevo sempre detto: ‘Deciderà lei’. il problema è che lei con il tempo ha iniziato ad accusare questa cosa“.
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Infatti la bambina non ha compreso l’apprensione della madre e ha vissuto questo riserbo come un’esclusione e una diversità nei confronti degli altri: “Ha visto gli altri bambini fotografati e poi inclusi nelle foto e si è sentita diversa. Per di più noi abbiamo ospitato a casa a Los Angeles una famiglia di rifugiati delle Bahamas. Mi capitava spesso, con il permesso della loro mamma, di fotografare questi bambini, mia figlia invece era sempre nascosta”.
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