Non è ancora tempo di riposarsi per la regina Elisabetta II, che ogni giorno si trova ad affrontare nuove beghe. L’ultima in ordina cronologico è quella del battesimo della piccola Lilibet Diana che costringe la sovrana a scegliere tra due ‘mali’: presenziare all’evento e accettare il nome della piccola, nome che le fonti avevano detto essere indigesto alla sovrana, oppure negare la cerimonia in quel di Windsor e porgere il fianco ai, possibili e probabili, nuovi attacchi di Meghan Markle.
La regina tra l’incudine e il martello
Nel frattempo che il mondo cerca di capire chi sia in realtà Meghan Markle, eludendo tutti gli estremismi e le polarizzazioni, Elisabetta II deve ‘affrontare’ la moglie del nipote in tempi brevi: si annuncia una battaglia piena di compromessi e colpi di scena.
Il ‘casus belli’ è stato generato dall’ultima richiesta del principe Harry: l’ultimo soggiorno a Londra, quello per inaugurare la statua di mamma Diana, è stata l’occasione per avanzare ufficialmente una richiesta, e non una di poco conto. Pare infatti che il sesto erede al trono d’Inghilterra in linea di successione abbia chiesto a ‘The Firm’, così criticata e così disprezzata, l’autorizzazione a celebrare il battesimo della figlia nell’abbazia di Windsor sotto gli occhi vigili (e inteneriti?) della nonna regina, che guarda caso è anche il capo della chiesa anglicana.
Una scelta sicuramente curiosa, i più maliziosi potrebbero pensare che è un tentativo di recuperare popolarità da parte dei Sussex, che però, indipendentemente dalle illazioni mette in difficoltà sua maestà.
Il ‘Daily star’, il tabloid che ha diramato le succose news, riferisce sempre di un Harry ‘burattino’ di una moglie senza scrupoli che farebbe di tutto, anche bussare a quella porta che aveva chiuso con tanto rumore e clamore, pur di mantenere alta la popolarità e la conseguente indipendenza economica per permettersi la villa da 14 milioni di dollari a Montecito.
I Sussex sembrano molto ‘accomodanti’: hanno chiesto l’autorizzazione per un giorno da decidere in relazione al volere di sua Maestà e alla situazione pandemica in Inghilterra.
Certo è che la Regina si trova tra l’incudine e il martello. Acconsentire al battesimo significa accettare il nome della piccola, un nome di cui, secondo le fonti, non sarebbe stata mai entusiasta, prendendolo come un’ usurpazione di un ricordo dell’infanzia (solo i genitori, la sorella e Filippo potevano permettersi la confidenza di chiamarla così); negare il battesimo alla nipote significherebbe invece prestare il fianco agli attacchi, in diretta mondiale e molto velenosi, della duchessa di Sussex.
Una questione spinosa
L’Inghilterra tutta è curiosa di sapere cosa deciderà la regina, tutti consapevoli che il battesimo deve essere organizzato il prima possibile anche per questioni dinastiche: la bambina infatti sarebbe ottava nella linea di successione al trono, ma per essere iscritta in questa esclusiva elitè deve necessariamente essere battezzata secondo il rito anglicano, pena l’esclusione.
Sempre secondo il ‘Daily star’ che riporta le parole di un esperto di questioni di corte, la regina però propenderebbe per accettare il battesimo a Windsor.
Marlene Koenig, esperta in affari reali, è convinta che la regina pensi che “sia un’ottima occasione per allentare le tensioni e riunire la famiglia per qualche tempo”.
Secondo l’esperta però stavolta non sarà una “cerimonia privata”, come è stato per il battesimo di Archie: Harry starebbe pensando di invitare 100 persone e di unire il battesimo della figlia ad un altro evento in memoria della madre, che dovrebbe avere luogo in Settembre e stavolta Meghan potrebbe essere al suo fianco, sperando che non sia una spina nel fianco per sua maestà.