Alla fine l’Italia sembra voler seguire la strada tracciata dal Presidente francese, Emmanuel Macron, stabilendo il Green Pass obbligatorio per l’accesso in determinati luoghi.
Come ogni venerdì, anche oggi verrà effettuato un monitoraggio dei dati settimanali sulla pandemia di Covid-19, che evidenzieranno una risalita dei contagi dovuta principalmente all’ormai nota variante Delta (ieri 2.455 casi con tasso di positività salito all’1,3%).
Per questo il governo Draghi sta per varare un decreto (che potrebbe diventare operativo dalla prossima settimana o al massimo entro fine luglio) per rendere obbligatorio il Green Pass per determinate attività.
Sebbene all’interno della maggioranza sia in corso una discussione per capire su cosa stabilire l’obbligo del Green Pass, di certo il certificato sarà necessario ovunque possano crearsi assembramenti.
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Ai concerti, ad esempio, così come nei teatri, negli stadi, negli eventi pubblici e nei convegni, confermando l’obbligo ai banchetti relativi a cerimonie e matrimoni. Si va verso il Green Pass obbligatorio anche per aerei e treni, anche se solo per le tratte a lunga percorrenza. Su bus e metropolitane dovrebbe invece restare la sola capienza limitata, con distanziamento di un metro tra i passeggeri.
In caso di grande aumento dei contagi, il Green Pass obbligatorio potrebbe riguardare anche l’accesso ai ristoranti nelle zone arancioni e rosse, come riportano anche Il Messaggero e Il Giornale.
Il Green Pass è un certificato che serve a dimostrare di aver completato il ciclo vaccinale con la doppia dose (monodose in caso di vaccino Johnson & Johnson), oppure di essere guariti dal Covid-19 o ancora di aver effettuato un tampone negativo nelle 48 ore precedenti.
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Per scaricare la certificazione ci sono cinque modalità. In quattro di queste, tutte digitali, basta avere la tessera sanitaria: si tratta del sito web dedicato, del Fascicolo sanitario elettronico, e delle due app “Immuni” e “Io”.
In alternativa, ci si può rivolgere al proprio medico di base o al farmacista oppure al pediatra, che potranno recuperare la certificazione tramite il numero di tessera sanitaria, da portare assieme al codice fiscale. La certificazione verrà poi fisicamente stampata con il Qr Code e consegnata in formato cartaceo.
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