Lo scenario che si sta prospettando da ormai qualche giorno a questa parte è quello di un ritorno in zona gialla per alcune Regioni italiane. E se qualche giorno fa l’ipotesi era ridotta a un minimo sindacale di una o due Regioni al massimo, ora sembra che le Regioni che rischiano di tornare in zona gialla siano addirittura cinque.
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Questo significherebbe che in piena estate, ci potrebbe essere per alcune Regioni il ritorno di indossare la mascherina all’aperto, il ritorno del coprifuoco. Uno scenario che sembrava quasi ce lo fossimo lasciati alle spalle, eppure sembra che, qualora i parametri non venissero modificati, ci sarebbero alcune Regioni pronte a lasciare la zona bianca per entrare in gialla.
Le Regioni in generale stanno cercando di fare in modo che i parametri sulla base dei quali vengono definiti i colori, vengano modificati in modo da far pesare meno il numero dei contagi e di più quelli relativi alle ospedalizzazioni e alle terapie intensive. Le Regioni stanno cercando di modificare i parametri perché nelle prossime settimane i contagi potrebbero aumentare a causa della variante Delta che sta crescendo nel Paese.
Mentre le terapie intensive e le varie ospedalizzazioni potrebbero rimanere stabili a fronte dell’aumento delle vaccinazioni. Ma al momento i parametri dettati dal Governo sono quelli relativi ai contagi, che decretano la zona gialla qualora ci fossero 50 casi ogni 100.000 abitanti e questo numero in alcune Regioni si è avvicinato di parecchio.
Ecco le cinque Regioni a rischio, ma Andrea Costa rassicura: “Al momento nessun cambio di colore”
Ci sono ben cinque Regioni, come dicevamo all’inizio, che hanno visto un aumento dei contagi e quindi si prospetta per loro il rischio di un ritorno in zona gialla. La Sicilia con 22,7 contagi; Campania con 20,2; Abruzzo con 16,6; Veneto con 15,6 e Marche con 15,2. Tutte le restanti Regioni invece sono al di sotto dei 15 contagi.
Il sottosegretario Andrea Costa è d’accordo con le richieste delle Regioni, infatti ha dichiarato: “Oggi dobbiamo osservare non tanto i contagi, quanto i ricoveri in ospedale“, che comunque ha rassicurato tutti in merito al cambio di colore: “Ad oggi i dati non ci fanno presagire un cambio di colore“.