Importantissime novità emergono nel caso di Gianmarco Pozzi, il campione di kickboxing trovato senza vita lo scorso 10 agosto in circostanze misteriose a Ponza. E mentre si cerca la giustizia, a Roma si è svolto un memorial in ricordo di Gianmarco
Dopo mesi di silenzi, informazioni parziali e poca chiarezza da parte delle istituzioni, arrivano importanti novità in merito alla morte di Gianmarco Pozzi. Se infatti in un primo momento la morte del 28enne era stata etichettata e liquidata come una fatale caduta accidentale, nella famiglia è scattato fin da subito il dubbio che le cose non stessero così, portando all’apertura delle indagini per omicidio a carico di ignoti.
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Le anomalie in questo caso sono tantissime, come abbiamo riportato in più articoli, anomalie che hanno reso la ricostruzione delle ultime ore di vita di Gianmarco quanto mai ardua. Fondamentale, quindi, per la risoluzione del caso l’analisi forense del suo telefono cellulare, in un primo momento ritrovato totalmente integro dai soccorritori del 118 e poi riconsegnato distrutto alla famiglia che nel frattempo ha richiesto l’ennesima perizia di parte.
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Le questioni non tornano neanche per lo sblocco del cellulare, rendendo di fatto l’accesso al dispositivo informatico estremamente complesso. Da quanto è emerso nelle ultime ore, tuttavia, ci sarebbero importantissime novità.
Il cellulare di Gianmarco Pozzi è stato sbloccato
La famiglia di Gianmarco, che fin da quel maledetto agosto lotta per ottenere giustizia, è riuscita a sapere che il cellulare è stato sbloccato, andando dunque a confutare le prime, parziali informazioni che avevano ottenuto in merito al dispositivo elettronico, informazioni secondo le quali lo sblocco del cellulare sarebbe stato quasi impossibile.
Ma nulla fortunatamente è andato perduto, e bisogna attendere che la perizia forense informatica venga ufficialmente depositata. E’ lì che ci sarebbe la chiave di volta per risolvere questo intricato caso, nel quale le informazioni più importanti sono state occultate.
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Attraverso il cellulare è infatti possibile ricostruire non solo gli ultimi contatti di Gianmarco e le ultime persone che lo hanno sentito, ma individuare le posizioni del giovane campione e permettere così di avere un quadro chiaro di quelle ultime ore rispetto alle quali i suoi coinquilini e il suo datore di lavoro hanno dato pareri a dir poco contrastanti, generando un sospetto generalizzato sul perché qualcuno vicino a Pozzi avrebbe dovuto insabbiare quelle poche informazioni a disposizione.
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Il memorial in ricordo di Gianmarco
Mentre la famiglia lotta per ottenere la verità, sono tante le persone che circondano Paolo, il padre, le sorelle Martina e Alice e mamma Paola. A Roma, infatti, nessuno vuole retrocedere in questa lotta e, accanto alla ricerca di giustizia, si organizzano manifestazioni in ricordo di Gianmarco.
Proprio ieri si è svolta una gara dello sport praticato da Gimmy, organizzato come memorial in suo onore, durante il quale sono stati assegnati un titolo europeo e due titoli internazionali. Circa 300 i presenti, nonostante la finale degli europei potesse fungere da detrattore, simbolo di quanto Gianmarco fosse apprezzato a Roma da amici, colleghi e conoscenti.
Durante l’evento anche Gianmarco è stato premiato con una cintura a suo nome, per poi terminare con un video ricordo dei momenti più belli vissuti sia nello sport che fra gli amici e la sua famiglia.
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