Dopo 40 anni, i ricercatori dell’università di Oxford hanno inoculato ai volontari la versione di prova di quello che potrebbe essere il primo vaccino contro l’HIV. Una speranza contro una malattia che miete vittime da troppo tempo.
Quando la scienza fa la storia
A dispetto di posizioni ‘scettiche’, per usare un eufemismo, sulla scienza, la scienza stupisce ancora e dà una nuova speranza di combattere una malattia esiziale. Dopo il prodigio del vaccino covid in solo un anno, i ricercatori dell’università di Oxford stanno brevettando un vaccino contro l’HIV, il primo dopo 40 anni. A partecipare alla sperimentazione volontari entusiasti.
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Il primo vaccinato è uno studente di legge si Oxford, che ha risposto a un annuncio online: “voglio contribuire un po’ in una causa umanitaria, come la lotta al HIV. Sono eccitato di giocare una parte in uno storico momento della medicina“.
Gli altri volontari, 13 in tutto, sono adulti negativi all HIV e non sono considerati a rischio di infezione. La prima dose è stata inoculata loro lunedì, mentre bisogna aspettare 4 settimane per la seconda: in questa fase si cerca di capire se il vaccino riesca a innescare la risposta del sistema immunitario.
I risultati saranno condivisi ad Aprile 2022 e si spera saranno di portata epocale: infatti i ricercatori hanno progettato, e stanno testando, un vaccino che combina quasi tutte le varianti di HIV, sperando in una sua efficacia praticamente universale.
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Il Prof Tomas Hanke, capo della ricerca, ha commentato con orgoglio: “un vaccino efficace contro l’HIV non è stato possibile in 40 anni”. E ancora: “la sperimentazione in prima battuta è per avere una serie di valutazioni sull’efficacia di una strategia vaccinale, come prevenzione per persone negative e come aiuto a coloro che sono già sotto cura”.
Non ci resta che aspettare Aprile 2022, incrociando le dita.