Una vera carneficina quella che la pandemia da Covid sta facendo nello stato indiano Uttar Pradesh, dove i cadaveri invadono i fiumi e le coste. La stagione dei monsoni è arrivata e insieme a lei, i corpi delle persone morte riemergono dalle acque, in uno scenario di vera apocalisse, che è stato immortalato in alcuni scatti.
Covid in India: cadaveri ovunque
La stagione dei monsoni quest’anno colpisce l’India con una violenza inaudita, non tanto per le solite piogge torrenziali e i forti venti, ma per quello che fa riemergere dalle acque dei fiumi. Dal fiume Gange stanno venendo a galla numerosi corpi delle vittime mietute dalla pandemia da Covid.
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Uno scenario davvero orribile che rende l’idea della gravità della pandemia in uno stato tanto vessato negli ultimi mesi come l’India. Era successa la stessa cosa anche a maggio, sconcertando la gran parte della popolazione, ma questa volta i cadaveri che riemergono sono davvero innumerevoli.
Prayagraj è una città dello stato di Uttar Pradesh in India che è stata particolarmente attanagliata dal Covid, nonostante negli ultimi tempi i contagi siano decresciuti drasticamente. Ben 108 corpi sono riemersi dalle acque che cingono la città e sono stati prontamente cremati.
Sono i corpi sepolti vicino al Gange
Neeraj Kumar Singh ha dichiarato per Reuters: “Questi sono proprio quei corpi morti che sono stati sepolti molto vicino al fiume e sono andati dentro le sue acque quando l’acqua è diventata alta a causa della stagione dei monsoni”.
Poi ha aggiunto: “La corporazione municipale ha ingaggiato una squadra di venticinque persone che stanno lavorando incessantemente giorno e notte per far fronte a quanto accaduto”.
Ben seicento corpi sono stati sepolti attorno al fiume Gange, ritenuto sacro dalla religione induista, quindi è molto probabile che nei prossimi giorni riemergeranno ancora altri cadaveri.