Nella giornata di lunedì 28 giugno la 16enne Chiara Gualzetti è stata trovata senza vita, la ragazza era scomparsa il giorno prima. Chi l’ha uccisa è stato un coetaneo che aveva conosciuto quando era entrato come apprendista elettricista nell’azienda del padre. Il giovane, di cui si sigla solo la lettera iniziale del nome A., sui social mostrava un fisico scolpito e la collana al collo.
Leggi anche -> Ucciso dal demonio: la storia dell’esorcista morto dopo aver parlato con una ragazza posseduta
Era un appassionato del telefilm “Lucifer”, dove il diavolo appare sulla Terra per condurre un’esistenza del tutto umana. Proprio per questa sua ossessione diceva di sentire il diavolo parlargli. E non è da escludere che questo possa averlo indotto a uccidere Chiara Gualzetti a coltellate.
Il giovane che attualmente si trova nel carcere minorile di Bologna, ha confessato al suo avvocato di sentirsi “dispiaciuto per Chiara e per la sua famiglia“. Sempre l’avvocato ha rilasciato una dichiarazione presso Adnkronos dove dice che “lui è molto confuso, è molto dispiaciuto in generale“. Ora rimane da approfondire il fatto se il ragazzo fosse in cura da uno psicologo.
Per quanto riguarda le confessioni del ragazzo ai Carabinieri, durante l’interrogatorio condotto in caserma, quest’ultimo ha affermato: “L’ho uccisa perché me l’ha detto Samael“. Questo sarebbe l’angelo della morte, che lui avrebbe invocato. Samael è anche il protagonista della serie tv “Lucifer”, da cui, che come si diceva prima, il giovane era ossessionato.
“Ho visto Samael, un uomo alto, di fuoco”: le parole del giovane ai Carabinieri
Secondo il Pm Purgato questi sarebbero vaneggiamenti in quanto il ragazzo avrebbe anche spiegato che sarebbe stata volontà di Chiara morire e che lui l’avrebbe esaudita. A quanto risulta dalle indagini il giovane avrebbe confessato a un suo parente, che domenica avrebbe ucciso una ragazza, ma lui non lo avrebbe preso sul serio.
Il giovane A. sarebbe stato ossessionato dalla figura del diavolo protagonista della serie tv: “Da tanto tempo parlo con Samael, l’ho anche visto un uomo alto, di fuoco. Sento anche una voce dentro”.
Questa non è certo la prima storia in cui i giovani si lasciano sedurre dall’immaginario del diavolo, uno dei casi più eclatanti è quello delle Bestie di Satana, accorso nei primi Anni 2000 e divenuto oggetto di studio.