Nato a Genova nel 1997, l’eroe di ieri sera Federico Chiesa è considerabile fiorentino, d’adozione.
Per lui i primi calcio nella Settignanese, squadra del quartiere fiorentino di Coverciano, e dai 10 anni ai 23 una lunga militanza nella Fiorentina – interrotta con quella che per i tifosi della principale compagine toscana è a tutti gli effetti il “sommo tradimento” (il passaggio alla Juventus).
Di Firenze è stato dapprima presidente della Provincia (tra il 2004 e il 2009) e poi sindaco (tra il 2009 e il 2014) Matteo Renzi, poi Segretario del Partito Democratico e oggi leader di Italia Viva.
Citiamo assieme Chiesa e Renzi per la loro fiorentinità, ma soprattutto perché entrambi si sono cimentati in pubblico con l’inglese.
E il risultato è stato diametralmente opposto.
Matteo Renzi è diventato quasi meme, con i suoi interventi nella lingua della perfida Albione – sebbene in una recente intervista abbia ribaltato la frittata (come riportato da Dagospia: “A molti di quelli che mi prendono in giro per il mio inglese, li inviterei ad avere un bel dialogo con me, anche in italiano, gli darei pure 3 congiuntivi di vantaggio!”).
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Mentre Federico Chiesa, autore della bella ed importante rete dell’1-0 nell’ottavo di finale contro l’Austria disputato ieri sera, ha mostrato una padronanza della lingua davvero importantissima:
“I cannot describe the feeling in words that I have right now!”
Federico Chiesa talks us through that decisive goal and his hopes to play “the greatest of greats” Cristiano Ronaldo in the quarter-finals.#beINEURO2020 #EURO2020 #ITAAUT
Watch Now – https://t.co/RRmQgctETJ pic.twitter.com/JtfcSxqlQ2
— beIN SPORTS (@beINSPORTS_EN) June 26, 2021
Un inglese talmente buono che tra i comment c’è chi (proveniente d’Oltremanica) ci scherza su: “Parla un inglese migliore di Kane”.
Che dire, complimenti (doppi) a Federico Chiesa.