L’adrenalina agonistica talvolta gioca brutti scherzi e, se sei italiano e appassionato, c’è il rischio che il pathos tocchi vette ‘proibite’.
Il video, ormai diventato virale sui social, che in maniera polarizzante mostrano il meglio e raccontano il peggio, vede il ct della nazionale olandese, un italiano verace, strigliare i suoi giocatori e incitarli con quello che, a seguire gli stereotipi, è un intercalare tipico della cultura italiana.
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La Furia Veneta contro le Furie Rosse
Il CT dell’Olanda Volley, all’anagrafe Roberto Piazza, veneto, tanto per rendere più forte l’identificazione con lo stereotipo, è diventato suo malgrado noto ai più non per la carriera, ma per un siparietto, che oggi si definirebbe ‘trash’, ma che per qualcuno potrebbe essere solo ‘maleducazione’ e ‘insensibilità’. Bisogna valutare i limiti entro cui sono consentiti gli sfoghi e l’esternazioni di carica emotiva e agonistica, limiti oltre i quali si manca di rispetto a molti.
Il ‘Casus Belli’, quello che vede contrapposti gli incensatori e i denigratori della bestemmia, è stato il time out della partita Olanda – Serbia, valida per la qualificazione alla Volley Nations League 2020/2021.
L’Olanda era apparsa disordinata e poco concentrata, subendo la furia della Serbia, campione del mondo in carica, così il CT ha provato a ‘spronare’ i suoi uomini, in una maniera troppo ‘pittoresca‘: “Non è possibile, è così…Por** D**”, con un tono che non lasciava spazio al fraintendimento. E ancora ” Tutta la squadra deve stare sul pallone, D*o B**a”.
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In effetti, l’ardore veneto sembra aver parzialmente funzionato: l’Olanda ha perso 3-2, ma vincendo il set dopo il time out virale, ma ancora: quali sono i limite dell’adrenalina?