Scopriamo la storia di Malachi Martin, l’esorcista ucciso dal demonio che ha ispirato l’iconico film di William Friedkin.
Gli esorcismi sono una pratica diffusa in moltissime religioni e, sebbene facciano da sempre parte della religione cristiana, solo di recente sono stati riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa cattolica. Oggi esiste un’associazione internazionale degli esorcisti che interviene solo nei casi in cui psicologi e psichiatri confermano che quanto visto esula dalle loro competenze. L’esorcismo è una pratica di liberazione di un corpo posseduto dal diavolo, demoni o presenze maligne.
Se avere una visione scientifica o atea della cosa, potrebbe sembrarvi che si tratti di ciarlataneria, però ci sono esorcisti che raccontano di eventi inspiegabili, o per lo meno spiegabili solo con la possessione demonica. Tra questi c’è stato sicuramente il parroco irlandese Malachi Martin, quello la cui storia ha ispirato l’iconico film degli anni ’70 ‘L’esorcista’. L’esorcismo della bambina di 4 anni, lo stesso rappresentato su schermo, è stato l’ultimo della sua lunga carriera. Poco prima di morire a causa di un’emorragia cerebrale causata da un urto alla testa, il sacerdote aveva dichiarato: “Ho sentito il respiro di Satana, e avvertito le voci dei demoni, fredde, inquietanti e morte voci che portavano messaggi di odio”.
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Ucciso dal demonio, la storia di Malachi Martin
Dopo aver preso i voti nel 1939, Malachi Martin ha partecipato come assistente al suo primo esorcismo in Egitto, in sostituzione di un parroco che era svenuto durante la lotta con il posseduto. Nella sua vita ha concluso circa 1000 esorcismi e si è convinto ogni volta di più della presenza del demonio e della sua influenza sulle persone. Malachi ha deciso di lasciare il ruolo e la chiesa nel 1965, anche e soprattutto perché aveva paura del demonio di cui, per sua stessa ammissione, aveva sottovalutato la forza.
Negli anni successivi divenne professore universitario e scrisse numerosi libri che trattano l’argomento. E’ in un documentario Netflix intitolato ‘Hostage to the Devil‘ in cui un ex membro della Cia racconta in che modo Martin sia morto dopo un esorcismo. La persona posseduta era una bambina del Connecticut di 4 anni. L’agente racconta che quando Martin è entrato nella stanza, la bambina gli ha detto: “Quindi tu saresti Malachi Martin e pensi di poterla aiutare?”. L’agente dice che era come se il demone parlasse attraverso la bambina e che la comandasse come una marionetta. Fu poco dopo quell’episodio che Malachi cadde dalle scale riportando una ferita alla testa che gli fu letale.