In questi giorni a Trafford, in Inghilterra, è stato reso omaggio a una coppia di anziani che nel mese di gennaio erano stati rinvenuti morti nella loro abitazione. Si tratta di Peter White, 72 anni e di sua moglie Diana, di 74 anni.
Quando i corpi della coppia sono stati trovati senza vita per un’overdose, era stato rinvenuto anche un biglietto d’addio in cui i due coniugi spiegavano che erano “determinati a non continuare questa vita“.
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Il coroner, che all’inizio di giugno, ha seguito l’inchiesta circa le cause del decesso ha riportato in una dichiarazione che la coppia si è “deliberatamente suicidata” e lo ha fatto in maniera congiunta.
In queste ore sono giunte anche le dichiarazioni in merito da parte dei membri della famiglia. Secondo alcuni infatti la coppia era fedele l’uno all’altra ed erano arrivati al punto in cui “non volesse fare a meno l’uno dell’altra“.
Deborah Allen, nipote di Peter, ha dichiarato che “erano persone molto tranquille. Erano persone molto adorabili e non avrebbero mai fatto del male a nessuno“.
A quanto risulta dalle parole rilasciate dalla nipote i due coniugi erano molto legati, soprattutto in merito alle battaglie ambientaliste, tanto che non avevano intenzione di fare alcun funerale per ragioni ambientali.
Le indagini hanno rivelato l’intento comune di porre fine alle proprie vite
La nipote ha dichiarato che ovviamente le circostanze relative alla morte degli zii ha lasciato sotto shock tutta la famiglia. Quando Deborah è venuta a conoscenza delle cause della morte, ha scoperto che Peter aveva avuto un ictus proprio come il fratello (il padre di Deborah), quindi avendo visto l’impatto che aveva avuto sulla sua vita, non voleva rischiare di morire prima della moglie.
Secondo gli esami autoptici è emerso che la morte è stata causata da un mix di droghe, non ci sarebbe il coinvolgimento di terze persone nel decesso dei coniugi. L’ispettore Gregory ha dichiarato che c’era un “comune agire” quasi come un patto suicida.