Il giocatore della NFL Carl Nasib, ha voluto fare outing pubblicamente: è il primo professionista di Football in attività a farlo.
Nelle scorse ore il giocatore di Football americano Carl Nasib ha deciso di fare outing pubblicamente attraverso la propria pagina Instagram: “Volevo solo dire brevemente che sono gay. Volevo farlo da un po’, ora mi sento pronto a liberarmene”. Il giocatore di Las Vegas Riders ha spiegato di aver scelto il momento in cui si sentiva maggiormente pronto per comunicare questa informazione sul proprio orientamento sessuale, consapevole dell’appoggio di amici, parenti e compagni di squadra.
Si tratta di un passo importante, quello compiuto da Carl. Non solo perché si tratta di uno dei giocatori simbolo della lega americana, ma anche perché è il primo giocatore professionista ancora in attività ad averlo ammesso pubblicamente. La sua decisione, infatti, è stata accolta con grande entusiasmo dai suoi follower, dai colleghi della Nfl e dalla lega stessa. Tutti hanno sottolineato l’orgoglio che provano per questo gesto di coraggio che potrebbe spingere altri a dichiararsi e potrebbe una volta per tutte il muro di omofobia che circonda tutti gli sport professionistici.
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Nel football arriva il primo outing, e nel calcio? La distanza tra i due movimenti appare siderale
Il bel passo avanti fatto nella NFL, purtroppo al momento nel calcio è ancora distante. Lo dimostra il fatto che ad oggi nessun calciatore professionista abbia dichiarato di avere un orientamento differente da quello eterosessuale. Un qualcosa che per quanto possibile, appare alquanto improbabile a livello puramente statistico. Inoltre a testimonianza del fatto che le mancate dichiarazioni sono legate ad una sorta di stigma esistente in questo mondo, tempo addietro il centrocampista svedese Ekdal ha dichiarato che i calciatori omosessuali hanno paura di dichiararlo.
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Ed è proprio per l’esistenza di questo tabù anacronistico che la scelta fatta poche ore da dalla Uefa stupisce. La Germania aveva chiesto di poter colorare l’Allianz Stadium con i colori della bandiera arcobaleno (simbolo della comunità omosessuale) per protesta contro l’approvazione di una legge ungherese che va a colpire la comunità LGBT. La Uefa, che da anni si batte contro ogni genere di discriminazione, ha dichiarato: “La Uefa è un’organizzazione neutrale sotto l’aspetto politico e religioso. Considerando il contesto politico di questa particolare richiesta la Uefa si vede costretta a respingere questa richiesta”.
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