La criptovaluta Dogecoin è di nuovo a pezzi. Dopo l’incredibile trend rialzista portato avanti da Elon Musk a colpi di tweet lo scorso mese di maggio, salvo poi surclassare la moneta digitale con due semplici parole al Saturday Night Live. Ora la critpovaluta meme deve subire un altro duro colpo, infatti la Federal Reserve Bank di Minneapolis l’ha bollata come Ponzi.
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Le parole di Neel Kashkari hanno infatti fatto esplodere la criptovaluta, avvenimento tra l’altro che non è la prima volta che accade, infatti già più di una volta le parole di Kashkari hanno messo ko più di qualche moneta digitale. Come per esempio quando aveva definito le criptovalute come “un grande cassonnetto dell’immondizia“.
Le sue parole si sono incentrate sul paragone tra il dollaro statunitense e le criptovalute, un paragone piuttosto azzardato, infatti le criptovalute non hanno una banca centrale che le governa. E proprio in questo sta la differenza tra loro e le monete fiat tradizionali. La forza delle criptovalute sta infatti nelle piattaforme svincolate da qualsiasi banca.
A differenza delle monete tradizionali che sono governate da una Banca centrale, che ne detiene il monopolio, come il caso del dollaro, citato da Kashkari. Secondo il chief della Federal Reserve di Minneapolis “le persone sono state derubate di migliaia di dollari“. Anche se secondo Kashkari probabilmente le criptovalute potrebbero creare qualcosa di interessante fra 30 o 40 anni, anche se ora “stanno bruciano solo immondizia“.
Dogecoin continua a tenere duro nonostante i colpi ricevuti. Ora è scambiata a 0,27 dollari
Per quanto riguarda Dogecoin possiamo solo dire che nonostante i duri colpi ricevuti in queste ultime settimane, sta continuando a mantenere comunque una posizione molto solida sul mercato finanziario. In primo luogo viene ancora scambiata a 0,27 dollari, di non tanto inferiore al valore ottenuto dopo il boom da parte di Elon Musk; in secondo luogo è riuscita a mantenere la sua capitalizzazione con oltre 30 miliardi di dollari. Il tutto a fronte dell’incredibile volatilità delle varie criptovalute, soprattutto quelle emergenti.
Nell’arco dell’ultimo anno la criptovaluta Dogecoin ha avuto un incremento spropositato di oltre l’11000%, questa assieme ad altre monete digitali ha ottenuto un boom davvero notevole nell’ultimo periodo, complici anche il supporto di exchange come Coinbase e broker come eToro. A seguire ci sono monete digitali come Shiba Inu, definita la “killer del Dogecoin” e Polkadot, che hanno avuto in interessante incremento.